«L’accordo col Pd è maturato in gran segreto»

LA NAZIONE, PISA, pagina 4 (di FRANCESCA BIANCHI)
Modafferi non correrà per Sel e spara a zero: «Un’intesa figlia della vecchia politica»
«LA MIA è una decisione sofferta e ragionata ma non posso più dare il mio contributo a un partito che nell’ultimo mese e mezzo si è snaturato. E come ho fatto io, stanno facendo anche altri compagni». A ‘vuotare il sacco’ è l’ex consigliere comunale Sandro Modafferi che ha deciso di abbandonare Sel per fare campagna elettorale (senza candidarsi «per evitare strumentalizzazioni») per la lista civica «Una città in Comune» guidata da Francesco (Ciccio) Auletta. Un divorzio che si è consumato con la decisione di Sel – confermata dall’assemblea comunale di martedì scorso – di entrare a far parte della colazione a sostegno del Filippeschi bis.
«IN QUESTI anni la nostra opposizione è stata costruttiva e non pregiudiziale, come testimonia il voto che Sel ha dato per Ikea, il People Mayer e provvedimenti sul sociale. Dal Pd invece c’è sempre stata una chiusura netta nei confronti di Sel. E le posizioni di Dario Danti, segretario provinciale, e Simonetta Ghezzani, coordinatrice comunale, fino a 8-9 mesi fa eran ben diverse da oggi. Ho con me i documenti e le loro prese di posizione – mostra Sandro Modafferi – l’ultima risale a novembre 2012: si ribadiva che con il Pd non c’era mai stato alcun tipo di contatto e nessuna trattativa. Poi, dopo le politiche, tutto è cambiato». E’ a questo punto che Modafferi parla di «meccanismi della vecchia politica» e «trattative a porte chiuse con il sindaco e non con il Pd». «Nell’ultima assemblea comunale – aggiunge – la mozione di appoggio al candidato Filippeschi è stata addirittura votata senza un documento scritto». «Mi chiedo – prosegue Modafferi – che cosa Sel abbia mai strappato a questa maggioranza, quali cambi di rotta abbiano determinato l’ingresso di Sei nella coalizione. Stiamo parlando tra l’altro di una maggioranza che sui contenuti sta dimostrando un netto spostamento a destra. Vedi la questione acqua e la strada intitolata a Niccolaí».
E SE il futuro, quindi, per Modafferi si chiama «Una città in Comune» (lista per la quale ha partecipato alla stesura del programma) l’ex consigliere comunale precisa che lavorerà «anche per costruire un soggetto nuovo, quel contenitore che dovrà nascere a breve a livello nazionale. Anche perchè, io credo, Sel si scioglierà entro l’anno».

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