«L’azienda continua a tacere sui precari messi alla porta»

TIRRENO PISA, pagina 15
OSPEDALE: ACCUSE DELLA FIALS
«Non ci sono spiegazioni alla scelta adottata dalla Aoup di mettere alla porta lavoratori formati e che hanno svolto il loro lavoro all’interno della azienda per un rilevante numero di anni».
Lo afferma Massimo Ferrucci, segretario regionale della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) contestando all’azienda ospedaliera di «non aver risposto alle domande poste dal sindacato sull’argomento della proroga dei contratti a tempo determinato. Nel momento attuale non conosciamo le ragioni che inducono la direzione aziendale a tacere. La legge 228/2012 e successivamente il decreto n. 54/2013 davano la possibilità di prorogare i contratti fino a dicembre 2013. Invece la direzione Aoup ha scelto di espellere dal processo produttivo i lavoratori precari».
Il rapporto di lavoro a tempo determinato di alcuni operatori ha avuto una durata di oltre 42 mesi in palese contrasto con le leggi vigenti, stando al sindacato, che in una nota aggiunge: «Il significato che dobbiamo trarre da questa vicenda non può fermarsi alle evidenti violazioni di legge ma deve focalizzarsi sulla politica del personale messa in atto dalla azienda pisana. La strada scelta, infatti, nel corso degli anni non è stata quella di assumere operatori a tempo indeterminato attraverso un piano assunzioni in rapporto alla programmazione delle attività ma al contrario ha proceduto in maniera disorganica con improvvisazioni che hanno condotto al proliferare del lavoro precario».
Il Fials fornirà la necessaria tutela legale alle decine di lavoratori precari che hanno superato i limiti di legge consentiti per rinnovi e proroghe dei contratti a tempo determinato.

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