Manifestazione 9 dicembre a Camp Darby: l’adesione di Diritti in comune – la coalizione della sinistra

Diritti in comune, la coalizione della sinistra a Pisa, aderisce alla manifestazione di sabato 9 dicembre della Carovana delle Donne per il Disarmo Nucleare, che rientra tra le componenti della società civile unite in ICAN, Premio Nobel per la Pace 2017.

La manifestazione si inquadra in un complesso di iniziative per il pieno rispetto della Costituzione a partire dall’art. 11 che, nell’affermare il ripudio della guerra, richiede che l’Italia svolga un ruolo attivo nella promozione di politiche di Pace. Livorno e Pisa, per il porto nucleare in sinergia con Camp Darby e Hub militare di Pisa, sono – non casualmente – tra i luoghi di particolare significato individuati dalla Carovana per la campagna per l’adesione dell’Italia al Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), adottato il 7 luglio 2017 dall’ONU.

Il 9 dicembre è una data che non può vederci assenti. In novembre infatti abbiamo lanciato un appello contro il potenziamento della base operativa di Camp Darby: una ferita che sarà inferta al territorio per   militarizzarlo ulteriormente. Un’area preziosa e particolarmente tutelata del Parco di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli subirà pesanti impatti ambientali per fare meglio… la guerra!

45 milioni di euro saranno usati per costruire un nuovo tratto ferroviario dedicato al traffico di armi dalla stazione di Tombolo alla base militare, verrà costruito un ponte girevole sul canale dei Navicelli. Il prezzo ambientale: circa 1.000 alberi abbattuti, un’area direttamente interessata di circa 7 ettari con un coefficiente di “disturbo” su circa 36 ettari, significativi impatti negativi su flora e fauna, creazione di effetti barriera. La scusa della sicurezza pubblica usata per bypassare le normative esistenti… Eppure, visto che si prevede un aumento della frequenza dei trasporti di materiali bellici, ci si dovrebbe invece chiedere se il rischio per la sicurezza pubblica non aumenti… Ma la Protezione Civile ha predisposto un piano nel caso di incidenti dovuti al trasporto delle munizioni? Non si sa. Magari è segreto, come segreto è stato tenuto il progetto per un anno dalla maggioranza che governa la Regione e il Comune di Pisa…

Non crediamo che intensificare e velocizzare la movimentazione di armi e munizioni verso i teatri di guerra costituisca un interesse pubblico. Pace, democrazia, tutela del territorio, politiche sociali, di welfare, sanitarie sono i veri interessi della collettività. Ogni risorsa destinata alla guerra è sottratta alle vere necessità: in Italia con l’aumento di spese militari di 800 milioni si potrebbe abolire il superticket sanitario.

Nel gennaio 2007 il Consiglio comunale di Pisa approvò, a larga maggioranza, una mozione che chiedeva la dismissione e la riconversione della base militare americana. Noi continuiamo a portare avanti quella decisione democratica, di pace e protezione del nostro ambiente e territorio a nome di tutta la città. Dopo il nostro appello di novembre, stiamo compiendo nuovi passi e organizzando nuove iniziative. Tra essi, l’adesione alla manifestazione del 9 dicembre.

Noi ci saremo, quel giorno, al presidio. Chiediamo e tutte e a tutti di essere con noi e la Carovana delle Donne per il Disarmo Nucleare.

 

Diritti in comune, la coalizione della sinistra -(primi promotori: Una città in comune- Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Italina – Possibile)

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