Minori non accompagnati a Pisa: nessuno spazio in città, saranno “confinati” a San Rossore.

Nessuno spazio in città verrà messo a disposizione per i minori che arriveranno a Pisa nei prossimi giorni e che saranno invece “confinati” al Parco di San Rossore. E’ questa l’indecente soluzione – emersa ieri in Seconda commissione consiliare permanente in cui si è discusso questo argomento su richiesta del nostro gruppo consiliare – che chi governa i nostri territori ha trovato, in piena violazione di quella che dovrebbe essere una accoglienza degna.

Stiamo parlando di minorenni, soli, che arriveranno nel nostro territorio senza genitori o famiglia, privi di ogni rete di tutela. Sono scampati alla morte nel Mediterraneo, o a viaggi pericolosi in qualche stiva di una nave o dentro camion merci che hanno attraversato l’Europa. Fuggono da guerre e conflitti di ogni genere, ma scappano anche dalla povertà e il viaggio, per quanto pericoloso, rappresenta l’unica speranza di sopravvivenza per sè e la propria famiglia. In molti casi sono vittime di tratta per vari fini: dallo sfruttamento del lavoro minorile alla prostituzione.

In alcuni casi vorrebbero rimanere in Italia, in molti altri vorrebbero raggiungere altri paesi europei anche solo per ricongiungersi con qualche parente. Per questo in tanti si allontanano dalle strutture di accoglienza.

Stiamo parlando di ragazzi e ragazze costretti a diventare adulti, non avendone gli strumenti e le possibilità.

Questo fenomeno, come ogni altro connesso all’immigrazione, viene affrontato ancora una volta come una emergenza a livello nazionale e locale. Nella nostra città si usa la parola emergenza per non dare risposte e sollevare un muro fondato su due pilastri ripetuti come un mantra: non ci sono spazi idonei a disposizione per una accoglienza non emergenziale e non ci sono risorse per la presa in carico. La stessa cantilena immutabile negli anni riguarda i migranti adulti e minori.

Tutto questo non può essere accettato, perchè in realtà dietro si celano scelte politiche ben precise per cui l’emergenza di fatto si crea. E’ inammissibile infatti l’argomento della mancanza di risorse visto che ad esempio l’amministrazione comunale di Pisa in tutti questi anni non ha partecipato ai finanziamenti messi a disposizione dai bandi del Ministero degli Interni, per l’accoglienza di migranti adulti, e soprattutto quelli recentemente pubblicati per l’accoglienza e la tutela fisica e psicologica sui minori. Al contempo di spazi pubblici in città da utilizzare per l’accoglienza ce ne sono a decine, ma vengono lasciati chiusi e nell’abbandono.

Si tratta quindi di una linea politica tanto miope quanto irresponsabile ma che in questo caso riguarda bambini e bambine con vissuti inimmaginabili.
Come abbiamo denunciato più volte il Parco di San Rossore non è un luogo in alcun modo adeguato per l’accoglienza tanto più di minori, per cui riteniamo che occorra una ampia e plurale mobilitazione da parte di movimenti, associazioni, cittadine e cittadini per imporre alle autorità locali a partire dal Comune di Pisa l’individuazione di altre soluzioni per accogliere questi minori e in generale politiche attive per una accoglienza degna.

Una città in comune
Partito della Rifondazione Comunista

Condividi questo articolo

Lascia un commento