Misericordia, no ai contratti di solidarietà

TIRRENO PISA, pagina V
Nessun ammortizzatore sociale per la Misericordia, né ricorso alla cassa integrazione in deroga.
L’incontro di ieri mattina in Provincia tra vertici dell’Arciconfraternita, Cobas, Ugl e l’assessore al Lavoro,Anna Romei, si è concluso con l’ennesima fumata nera.
«Questa è una decisione inaccettabile – affermano Federico Giusti e Isabella Gentile dei Cobas -. La Misericordia dismette quindi i servizi, anche quelli che sono pari in bilancio, cedendoli alle associazioni di volontariato con una evidente esclusione del personale. Corresponsabili di questa situazione vergognosa sono la Asl e la Società della salute che non hanno inserito le clausole sociali a garanzia non solo dei servizi ma anche del personale stesso».
Dal verbale della riunione si scopre, intanto, che il personale in organico è sceso a quota 56. Restano 39 i lavoratori per i quali è stata chiesta la mobilità.
«La Misericordia conferma che l’unica soluzione è il ricorso alla mobilità non essendo percorribile la strada di altri ammortizzatori sociali – si legge nel verbale -. La Misericordia si impegna in accordo con le organizzazioni sindacali ad attivare percorsi per ricollocare i lavoratori licenziati.) Cobas confermano la richiesta di attivazione di ammortizzatori sociali, precisando che per i lavoratori interessati è possibile il ricorso ai contratti di solidarietà o alla cassa integrazione in deroga e che questi lavoratori è improprio parlare di mobilità in quanto non si ha diritto all’indennità, quindi sono licenziamenti puri e semplici. Chiedono altresì che entro la scadenza dei 30 giorni siano convocati incontri con soggetti e istituzioni eventualmente interessati alla riassunzione dei lavoratori a partire dalle convenzioni in essere con la Società della salute e azienda ospedaliera al fine di salvaguardare i posti di lavoro con precise clausole sociali. Ugl vede nella procedura l’unico tentativo possibile a salvaguardia dell’istituzione».
I termini per la procedura di mobilità scadono il5 ottobre. Altri incontri saranno convocati per salvare il salvabile. (p.b.)

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