Mozione: Patto di amicizia con le municipalità Kurde

Riportiamo qui di seguito la mozione presentata dai consiglieri di Una città in comune – PRC per impegnare il sindaco e la Giunta del comune di Pisa.

La mozione è stata depositata il 26 ottobre 2015 ma non è ancora stata inserita nel programma di discussione del consiglio.

Pisa, 26 ottobre 2015

M O Z I O N E

Oggetto: PATTO DI AMICIZIA CON MUNICIPALITA’ KURDE.

PREMESSO CHE:
– il riferimento al territorio dei kurdi di Turchia, Siria, Iraq, Iran e Armenia
coincide con l’indicazione di un unico spazio territoriale ed una regione storica, il
Kurdistan;
– a partire dagli anni ’60, il governo siriano guidato dal partito Baath,
applicando l’ideologia del nazionalismo arabo, ha adottato dure forme di repressione
e negazione dell’identità kurda in ogni suo aspetto culturale e linguistico, con gravi
violazioni dei diritti civili e dei diritti umani;
– con lo scoppio della guerra in Siria e la dissoluzione nel caos dello stato
siriano, i kurdi hanno definito una loro autonomia democratica in alcune regioni del
nord del Paese ove hanno fondato la Regione autonoma democratica del Rojava,
composta dai tre cantoni di Cizîrê, Efrîn e Kobanê;

– tale forma organizzativa ed amministrativa democratica si riconosce in valori
e principi comuni a quelli espressi all’articolo 3 della nostra Costituzione
repubblicana, così come si evince da quanto enunciato nel “Contratto Sociale del
Rojava”, avente valore di testo costituzionale;

– le milizie del Daesh, il cosiddetto “Stato islamico”, si sono presto imposte
come principale attore militare dell’area e si sono rivolte contro la regione del
Rojava, in particolare assediando dal settembre del 2014 la città di Kobanê;

– le forze di autodifesa kurde YPG e YPJ hanno disperatamente difeso Kobanê

– modello di libertà, democrazia, laicità, uguaglianza dei diritti, convivenza civile fra i popoli del Medio Oriente – riuscendo infine, a prezzo di gravi perdite, a respingere Daesh nel gennaio 2015;

– il massiccio attacco mosso contro il cantone di Kobanê è successivo
all’intervento delle formazioni kurde che, nell’agosto del 2014, hanno protetto e
salvato 30.000 Ezidi dal massacro, aprendo un corridoio di 60 chilometri attraverso le
montagne del Sinjar/Shingal;

CONSIDERATO CHE:

– con l’attacco alla città di Kobanê, Daesh ha provocato la fuga di migliaia di
civili inermi che hanno abbandonato i propri averi per rifugiarsi in territorio turco e
negli altri cantoni della Regione autonoma democratica del Rojava, ove attualmente
vivono in campi profughi;

– la Camera dei Deputati, con seduta del 17 settembre 2014, ha votato un
ordine del giorno di sostegno alla Regione autonoma democratica del Rojava e ha
impegnato il Governo “a intervenire sul Governo turco per chiedere la piena fruizione
dei valichi di frontiera non controllati dall’ISIS anche per il coordinamento degli aiuti
umanitari e a operare affinché la sperimentazione democratica dei tre cantoni di
Rojava in Siria possa rafforzarsi dentro la prospettiva di un Paese libero, democratico
e pluriconfessionale” e “a operare affinché le Nazioni Unite possano cooperare con le
autorità autonome di Rojava con invio di aiuti e mettendo sotto la propria egida i
campi profughi ospitati in questa zona”;

– Il Consiglio d’Europa in data 25 marzo 2015 ha approvato la dichiarazione
dell’Ufficio di Presidenza del Congresso che “richiama l’attenzione sui recenti eventi
nella città di Kobanê e sulla sua lotta contro l’estremismo; […] deplora la
devastazione del territorio di Kobanê e l’equivalente difficoltà della popolazione, che
attualmente non ha accesso all’elettricità, alla rete idrica e fognaria, né ha sufficiente
cibo oppure servizi di base di ogni giorno; sottolinea i compiti enormi che fanno capo
all’amministrazione del governo locale per quanto riguarda la tutela della
popolazione, in termini di salute e sicurezza nonché di risanamento e di ricostruzione
della città; esprime solidarietà e supporto all’amministrazione del governo locale e
alla popolazione di Kobanê così come alle altre città della zona che sono state e
continuano a essere vittime dell’estremismo, e sottolinea la necessità di un sostegno
da parte della comunità internazionale; […] sostiene la richiesta di corridoi
permanenti di aiuto umanitario lungo il confine [turco-siriano] per consentire
l’accesso all’area di Kobanê; invita […] le Autorità turche a tenere aperto il loro
confine con un corridoio permanente e sicuro, e a permettere il libero passaggio di
tutte le consegne di farmaci e forniture mediche, nonché dei prodotti alimentari
essenziali, di vestiario e ricostituenti per la popolazione civile, e di predisporre
legalmente la libera circolazione per gli abitanti della zona”;

– il Consiglio Comunale ha approvato, nella seduta del 2 luglio 2015, la
mozione “Sostegno del Comune di Pisa alla municipalità di Kobanê e di Rojava”, con
cui impegna il Sindaco e la Giunta “a prendere iniziative concrete di supporto alle
comunità di Kobanê ed ai profughi fuggiti dai cantoni del Rojava, anche tramite
l’associazione Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus” recentemente costituitasi a
Livorno;

– i Comuni di Genova, Empoli, Roma e della vicina Livorno hanno approvato
patti di amicizia, analoghi al presente, con le municipalità kurde di Suruç, Kobanê e
Qamişlo;

TUTTO CIO’ PREMESSO 

Si impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a:

– esprimere solidarietà alla municipalità di Kobanê e sviluppare iniziative di sostegno volte alla salvaguardia di tale esperienza democratica, unica del suo genere in Medio Oriente.

– chiedere al Governo italiano di sostenere la richiesta di apertura di un
corridoio umanitario permanente per consentire l’invio di aiuti in Rojava.

– chiedere al Governo Italiano di riconoscere l’autonomia kurda e di
impegnarsi a promuovere in tutte le sedi istituzionali opportune, anche europee,
l’autodeterminazione del popolo kurdo.

– avviare relazioni ufficiali con le municipalità kurde della Regione autonoma
democratica del Rojava, al fine di costruire “patti di amicizia” per sostenere i progetti
di cooperazione ed eventuali futuri gemellaggi.

– avviare relazioni ufficiali con la Municipalità di Suruç / Pirsûs, nella
provincia kurda di Şanlıurfa in Turchia, centro che maggiormente affronta
l’emergenza rifugiati e teatro del sanguinoso attentato terroristico del 20 luglio
scorso, al fine di stabilire anche con essa un “patto di amicizia” e un eventuale futuro
gemellaggio.

– avviare relazioni ufficiali con la Municipalità di Kobanê / Ayn al-Arab,
distretto di Kobanê, in Siria, che sarà al centro di una campagna internazionale di
ricostruzione, al fine di stabilire anche con essa un “patto di amicizia” e un eventuale
futuro gemellaggio.

– avviare relazioni ufficiali con la Municipalità di Qamişlo / Al-Qamishli,
cantone di Cizîrê, in Siria, città multietnica al centro del progetto democratico
multiculturale di convivenza dell’autonomia democratica del Rojava, al fine di
stabilire anche con essa un “patto di amicizia” e un eventuale futuro gemellaggio.
– attivarsi per la promozione di iniziative di solidarietà attraverso l’invito in
Italia di un rappresentante o una rappresentante delle stesse municipalità per una serie
di conferenze, anche con il fine di stabilire forme di cooperazione e sostegno.

– individuare nell’Associazione “Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia ONLUS” e
nell’ “Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI ONLUS” i referenti dei
progetti di cooperazione e sostegno ai rifugiati kurdi e coinvolgere i rappresentanti
delle suddette Associazioni nell’istituzione dei gemellaggi e nei progetti.

– avviare relazioni di partenariato con l’Azienda USL5, l’Azienda Ospedaliero-
Universitaria Pisana, la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio e gli altri enti
competenti per promuovere progetti di cooperazione sanitaria e formazione per
personale medico, rispondendo così agli appelli relativi all’invio di aiuti alle
popolazioni colpite dal conflitto.

– concedere all’Associazione “Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia ONLUS”
l’uso a titolo gratuito di spazi comunali per l’organizzazione di eventi per la raccolta
di donazioni ed, eventualmente, magazzini per lo stoccaggio di materiali.
– sostenere iniziative di diffusione informativa all’interno delle scuole per
avviare scambi culturali con le istituzioni scolastiche kurde.

Francesco Auletta – Una città in comune-prc
Marco Ricci – Una città in comune-prc

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