Mozione per la riattivazione della centralina ARPAT di Porta a Mare

Nel quartiere di Porta a Mare l’aria è irrespirabile: le modifiche degli ultimi anni (Coop, Ville Urbane, Ikea ai Navicelli, adeguamenti del traffico) hanno incrementato a dismisura il flusso di automobili e camion. Tutto a danno dei cittadini del quartiere, soprattutto anziani, che sono costretti a respirare fumo.
Il circolo PRC di Porta a Mare raccoglie firme nel quartiere per presentare in consiglio comunale una mozione che chiede di riattivare la centralina Arpat che era in Via Conte Fazio e che è rimasta in funzione fino al 2006, per monitorare il livello d’inquinamento atmosferico nel quartiere. Attualmente le centraline si trovano ai Passi o in via del Borghetto, dove il flusso di automobili è 1/10 di quello di Porta a Mare. I dati vanno misurati anche dove ci sono criticità.

 

Di seguito il testo della mozione:

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Il Consiglio Comunale di Pisa

premesso che

– negli ultimi anni il quartiere di Porta a Mare è stato oggetto di importanti trasformazioni che hanno modificato l’assetto urbanistico e la viabilità: tra i più rilevanti citiamo la costruzione di “Coop”, “Ville Urbane”, l’apertura del megastore IKEA in località Navicelli.

– tali trasformazioni hanno inciso sull’aumento del traffico, in particolare sul tratto di Aurelia che attraversa il quartiere di Porta a Mare

– La centralina (Arpat) di via Conte Fazio, denominata PI-Fazio, ha sempre funzionato, tranne un periodo tra agosto 2000 e febbraio 2001 causa lavori al distretto, rilevando i parametri ossidi d’azoto, monossido di carbonio e polveri totali, fino a luglio 2006, ed è stata disattivata a seguito dell’adozione della delibera della giunta regionale 1025/2010, come diverse altre centraline presenti nella rete provinciale pisana.
Considerato che
monitorare la qualità dell’aria e la salute dei cittadini in un quartiere già molto trafficato e dove negli ultimi anni sono intervenute pesanti modifiche, dovrebbe essere una priorità per chi amministra la città

Impegna il sindaco e la giunta
– a mettere in atto tutti gli strumenti a disposizione per monitore la qualità dell’aria nel quartiere, ad esempio incaricando l’Arpat di posizionare il laboratorio mobile nella zona

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