Nuove esternalizzazioni per gli asili nido: meno del 50% del servizio resta pubblico

Già nell’aprile del 2014 la maggioranza che sostiene il sindaco Filippeschi aveva dato una forte accelerata al processo di esternalizzazione degli asili nido con l’affidamento ad un soggetto privato della struttura San Biagio. Una scelta a cui ci opponemmo con forza denunciando come questa decisione era solo un apripista di ciò che sarebbe accaduto da lì a breve.
E infatti l’amministrazione comunale ha annunciato in questi giorni una ulteriore riduzione delle strutture a gestione diretta e un aumento di quella indiretta e convenzionata. Mentre lo scorso anno i nidi erano gestiti per il 56% in modo diretto, 38% in modo indiretto e 6% in modo convenzionato, il prossimo anno le percentuali saranno 45% gestione diretta, 42% a gestione indiretta, e il 13%  a gestione convenzionata.
Insomma passo dopo passo la giunta Filippeschi e la sua maggioranza nel corso di questo mandato sta smantellando questo servizio pubblico.
Si tratta di 
esternalizzazioni determinate da ragioni puramente economiche: l’obiettivo della diminuzione dei costi si scarica sulla retribuzione del personale che vedrà peggiorare le proprie condizioni contrattuali.
Troppo facile per l’Amministrazione locale scaricare la responsabilità di questi tagli sul governo nazionale che impone ai Comuni di risparmiare sulla spesa e di non poter procedere a nuove assunzioni: il partito di maggioranza che governa questa città esprime oggi il Presidente del Consiglio ed è da anni in prima linea, con i governi delle larghe intese, nel promuovere una politica di austerità e tagli ai servizi. Il PD locale si deve assumere integralmente la responsabilità politica di questa operazione, dal momento che non ha mai osato alzare la voce contro le decisioni prese a livello nazionale ed europeo, e che tra tutti i capitoli di spesa ha scelto di tagliare proprio i servizi educativi per i bambini.
Ancora una volta a farne le spese è la cittadinanza, la qualità dei servizi e i diritti e i salari dei lavoratori e della lavoratrici.
Esprimiamo tutta la nostra contrarietà ad una scelta che rende più fragile e più povero il panorama dei servizi educativi a Pisa e invitiamo tutte le forze politiche e sociali, i sindacati, i genitori a mobilitarsi contro questa decisione assunta dalla giunta Filippeschi.

Una città in comune
Rifondazione Comunista

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