Ordini del giorno sugli allagamenti del 24 agosto 2015

Abbiamo presentato questi due ordini del giorno in riferimento agli allagamenti che si sono verificati a Pisa il 24 agosto scorso.

 

Ordine del giorno n°1

 

Il Consiglio Comunale,

alle luce delle conseguenze nefaste per la città che ha prodotto l’evento meteorico del 24 Agosto scorso;

visto che la città non è nuova a fenomeni del genere, se pur di entità minore, e l’aumento della frequenza con cui ormai si manifestano tali eventi meteorologici;

alla luce delle indicazioni contenute nel quinto Report (AR5, 2014) dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), ultimo aggiornamento sulle tendenze del cambiamento climatico realizzato dalla massima autorità internazionale in materia, per cui la tendenza andrà solo peggiorando e che prevede, in sintesi, la tendenza alla tropicalizzazione (uno degli elementi consiste nella concentrazione delle precipitazioni) delle aree a clima mediterraneo;

viste le nuove politiche comunitarie in materia di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, e in particolare il programma comunitario Mayors Adapt, che analogamente a quanto fatto dal Patto dei Sindaci per la mitigazione dei cambiamenti climatici (firmato dal Sindaco di Pisa), vuole costituire una rete di comuni impegnati nelle politiche di adattamento;

preso atto dei progetti già esistenti di adeguamento del sistema idraulico e di regimazione delle acque superficiale, alcuni previsti addirittura da anni, e le relative difficoltà di realizzazione;

preso atto della difficoltà di azione dovuta alla frammentazione delle competenze tra gli enti competenti (Comune di Pisa, Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e Acque Spa) e degli altri enti di volta in volta coinvolti (es. RFI) e dall’adeguamento delle strutture;

considerando che comunque anche se realizzati nella loro completezza gli interventi previsti richiederanno tempi lunghi di attuazione, e non metteranno a riparo la città dagli eventi più importanti, a causa dell’impossibilità di far defluire le acque nel brevissimo periodo oltre ad una certa portata;

considerando che l’efficacia del sistema dipende sia dalla capacità di deflusso e che dalla quantità di afflusso di acqua nelle zone più depresse, determinata anche dal livello di permeabilità del territorio nel suo complesso;

apprese le lacune nel quadro conoscitivo dell’intera rete, con particolare riferimento allo stato di conservazione delle canalizzazioni interrate, alla digitalizzazione dei dati, e all’integrazione delle informazioni disponibili tra i diversi enti coinvolti;

ritenuta grave la situazione in cui versa il nostro territorio in quanto a vulnerabilità al rischio idraulico, e ritenuto di conseguenza come priorità quella di dare una risposta concreta ai cittadini che vada oltre a quanto fatto finora;

Impegna il Sindaco e la Giunta ad affrontare fin da subito i problemi evidenziati nelle premesse, ed in particolare

– risolvere il problema della frammentazione delle competenze, rendendo permanente e periodico il tavolo tecnico-politico di coordinamento con Acque Spa e Consorzio di Bonifica 4, come strumento per la pianificazione degli interventi, la condivisione delle priorità e la ricerca di fondi;

– definire di concerto con il tavolo tecnico un elenco delle opere necessarie e della relativa priorità per mettere in sicurezza la città nel lungo periodo;

– a condividere con gli altri enti anche la ricerca di fondi regionali, nazionali e europei, elemento indispensabile per portare a termine le opere necessarie;

Impegna inoltre l’Amministrazione, per attenuare il più possibile gli effetti dei fenomeni estremi che superano comunque i tempi di ritorno previsti

– a migliorare la conoscenza della permeabilità del territorio cittadino anche alla luce di tutti gli interventi urbanistici realizzati dalla redazione del Piano Strutturale, a valutare gli interventi necessari al suo incremento, a provvedere per quanto di sua competenza, a definire un piano di interventi volti a migliorare in tempi rapidi la capacità di deflusso rapido (aree depresse, casse di laminazione…) e di riduzione del battente e per dare più tempo alle opere di deflusso di svolgere il loro ruolo;

– a inserire nel Piano Strutturale Intercomunale in fase di redazione l’obiettivo di adeguamento di tutte le zone della città alle mutate condizioni meteoclimatiche;

– ad inserire, nel RU e nel REU, come prescrizione per qualsiasi intervento di trasformazione urbana il miglioramento delle condizioni idrauliche complessive;

– a discutere dell’attuazione di quanto sopra nella Prima Commissione Consiliare Permanente.

 

Marco Ricci, Una città in comune – RC
Francesco Auletta, Una città in comune – RC

 

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Ordine del giorno n°2

 

Viste le audizioni in Prima Commissione Consiliare permanente, e il quadro emerso di problematiche e di relative soluzioni previste;

Considerati i notevoli danni subiti dai cittadini e la legittima richiesta di chiarezza sugli impegni per il futuro;

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta, di concerto con gli altri enti coinvolti

– a predisporre quanto entro due mesi un elenco chiaro e puntuale di tutte le opere previste quartiere per quartiere e il relativo miglioramento previsto;

– a indicare le relative priorità e i tempi previsti di realizzazione (almeno per quelle con finanziamento);

– a comunicare il tutto ai cittadini con strumenti chiari e comprensibili da tutti.
Marco Ricci, Una città in comune – RC
Francesco Auletta, Una città in comune – RC

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