Panificio Bolognese: si chiarisca se l’attività è abusiva

In una mozione presentata dal nostro gruppo consiliare e approvata dal Consiglio Comunale a febbraio si esprimeva: “sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici del Panificio Bolognese”, in particolare gli ex-dipendenti  e si impegnava l’amministrazione a svolgere tutta una serie di controlli sulla attività svolta in via della Nunziatina.

 Grazie anche a questa iniziativa e soprattutto alla mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici e del sindacato sono stati fatti alcuni controlli da parte del Comune. E dal verbale relativo ai controlli effettuati risulta che “per gli aspetti di natura commerciale risulterebbe non presentata agli Uffici Suap l’apposita Scia e pertanto tale attività di commercio sarebbe abusiva. Si provvederà all’attivazione delle procedure per la chiusura dell’esercizio con le relative sanzioni”.

Se così stessero le cose, saremmo di fronte ad una ennesima violazione delle disposizioni di legge da parte di questa azienda che, come denunciato ripetutamente nei mesi scorsi da lavoratori e sindacati, ha violato e sta violando sistematicamente le più elementari norme sulle condizioni di lavoro. Non si tratta quindi di chiudere momentaneamente un occhio per salvaguardare i posti di lavoro, ma al contrario, come richiesto dai diretti interessati, è necessario ristabilire condizioni di regolarità per poter dare serenità e condizioni degne ai lavoratori.

Al contempo, vogliamo chiarimenti da parte dell’Amministrazione comunale: dopo aver accertato che questa attività potrebbe essere abusiva, perché non si è proceduto alla verifica definitiva ed eventualmente alla sua chiusura? E ancora come è possibile che una attività così nota e in posizione centrale possa aver per così lungo tempo operato senza aver consegnato un documento indispensabile come la SCIA?

 

Una città in comune

Partito della Rifondazione Comunista

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