Proposta di delibera di iniziativa consiliare: Sigla patto di amicizia tra il Comune di Pisa e la Municipalità di Derik/Al-Malikiyah

VISTA la proposta di iniziativa consiliare presentata in data 12/02/2018 dai consiglieri comunali Auletta e Ricci (Unacitta’incomune-Prc), Ghezzani (SinistraItaliana) e Landucci (GreenItalia-Possibile);

PREMESSO CHE

  • il riferimento al territorio dei kurdi di Turchia, Siria, Iraq, Iran e Armenia
    coincide con l’indicazione di un unico spazio territoriale ed una regione storica, il
    Kurdistan;
  • a partire dagli anni ’60, il governo siriano guidato dal partito Baath,
    applicando l’ideologia del nazionalismo arabo, ha adottato dure forme di repressione e negazione dell’identità kurda in ogni suo aspetto culturale e linguistico, con gravi violazioni dei diritti civili e dei diritti umani;
  • con lo scoppio della guerra in Siria e la dissoluzione nel caos dello stato
    siriano, i kurdi hanno definito una loro autonomia democratica in alcune regioni del
    nord del Paese ove hanno fondato il Sistema Federale Democratico della Siria del Nord (anche detto Rojava), composto dai tre cantoni di Cizîrê, Afrîn e Kobanê;
  • tale forma organizzativa ed amministrativa democratica si riconosce in valori
    e principi comuni a quelli espressi all’articolo 3 della nostra Costituzione
    repubblicana, così come si evince da quanto enunciato nel “Contratto Sociale del
    Rojava”, avente valore di testo costituzionale;
  • le milizie del Daesh, il cosiddetto “Stato islamico”, si sono presto imposte
    come principale attore militare dell’area e si sono rivolte contro la regione del
    Rojava, in particolare assediando dal settembre del 2014 la città di Kobanê;
  • le forze di autodifesa kurde YPG e YPJ hanno disperatamente difeso Kobanê, modello di libertà, democrazia, laicità, uguaglianza dei diritti, convivenza civile fra i popoli del Medio Oriente – riuscendo infine, a prezzo di gravi perdite, a respingere Daesh nel gennaio 2015;
  • il massiccio attacco mosso contro il cantone di Kobanê è successivo
    all’intervento delle formazioni kurde che, nell’agosto del 2014, hanno protetto e
    salvato 30.000 Ezidi dal massacro, aprendo un corridoio di 60 chilometri attraverso le montagne del Sinjar/Shingal;

CONSIDERATO CHE:

  • la recente invasione illegale della Turchia nel cantone di Afrin minaccia 800.000 civili, metà dei quali sono sfollati interni che hanno cercato rifugio ad Afrin da regioni come Idlib e Aleppo, e ha già provocato la fuga di 6000 civili inermi che attualmente vivono in campi per sfollati o si nascondono nelle grotte vicine ai loro villaggi; i bombardamenti hanno colpito l’intero Rojava, inclusi campi profughi e ambulatori della Mezzaluna Rossa Curda;
  • la Camera dei Deputati, con seduta del 17 settembre 2014, ha votato un
    ordine del giorno di sostegno alla Regione autonoma democratica del Rojava e ha
    impegnato il Governo “a intervenire sul Governo turco per chiedere la piena fruizione dei valichi di frontiera non controllati dall’ISIS anche per il coordinamento degli aiuti umanitari e a operare affinché la sperimentazione democratica dei tre cantoni di Rojava in Siria possa rafforzarsi dentro la prospettiva di un Paese libero, democratico e pluriconfessionale” e “a operare affinché le Nazioni Unite possano cooperare con le autorità autonome di Rojava con invio di aiuti e mettendo sotto la propria egida i campi profughi ospitati in questa zona”;
  • Il Consiglio d’Europa in data 25 marzo 2015 ha approvato la dichiarazione
    dell’Ufficio di Presidenza del Congresso che “richiama l’attenzione sui recenti eventi
    nella città di Kobanê e sulla sua lotta contro l’estremismo; […] deplora la
    devastazione del territorio di Kobanê e l’equivalente difficoltà della popolazione, che
    attualmente non ha accesso all’elettricità, alla rete idrica e fognaria, né ha sufficiente cibo oppure servizi di base di ogni giorno; sottolinea i compiti enormi che fanno capo all’amministrazione del governo locale per quanto riguarda la tutela della popolazione, in termini di salute e sicurezza nonché di risanamento e di ricostruzione della città; esprime solidarietà e supporto all’amministrazione del governo locale e alla popolazione di Kobanê così come alle altre città della zona che sono state e continuano a essere vittime dell’estremismo, e sottolinea la necessità di un sostegno da parte della comunità internazionale; […] sostiene la richiesta di corridoi permanenti di aiuto umanitario lungo il confine [turco-siriano] per consentire l’accesso all’area di Kobanê; invita […] le Autorità turche a tenere aperto il loro confine con un corridoio permanente e sicuro, e a permettere il libero passaggio di tutte le consegne di farmaci e forniture mediche, nonché dei prodotti alimentari essenziali, di vestiario e ricostituenti per la popolazione civile, e di predisporre legalmente la libera circolazione per gli abitanti della zona”;
  • La Conferenza dei Capigruppo del Comune di Pisa in data 7 Maggio 2015 ha incontrato una delegazione della Municipalità di Suruç composta dal Sig. Tatli Faruk, coordinatore dell’unità di crisi per Kobane della Municipalità di Suruç, il Sig. Sensal Orhan, Co-Sindaco della Municipalità di Suruç. E’ presente inoltre Sig. Yildiz Alican, Presidente Mezza Luna Rossa Kurdistan Italia Onlus.
  • il Consiglio Comunale ha approvato, nella seduta del 2 luglio 2015, la
    mozione “Sostegno del Comune di Pisa alla municipalità di Kobanê e di Rojava”-ID 1109122, con cui impegna il Sindaco e la Giunta “a prendere iniziative concrete di supporto alle comunità di Kobanê ed ai profughi fuggiti dai cantoni del Rojava, anche tramite l’associazione Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus” recentemente costituitasi a Livorno;
  • Il Consiglio Comunale ha approvato, nella seduta del 31 Marzo 2016 la mozione “Patto d’amicizia con Municipalità Kurde” che impegna il Sindaco e la Giunta ad avviare relazioni ufficiali con le municipalità kurde della Regione autonoma
    democratica del Rojava, al fine di costruire “patti di amicizia” per sostenere i progetti
    di cooperazione ed eventuali futuri gemellaggi; ad attivarsi per la promozione di iniziative di solidarietà attraverso l’invito in Italia di un rappresentante o una rappresentante delle stesse municipalità per una serie di conferenze, anche con il fine di stabilire forme di cooperazione e sostegno, individuare nell’Associazione “Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia ONLUS” e nell’ “Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI ONLUS” i referenti dei progetti di cooperazione e sostegno ai rifugiati kurdi e coinvolgere i rappresentanti delle suddette Associazioni nell’istituzione dei gemellaggi e nei progetti”…”concedere all’Associazione “Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia ONLUS” l’uso a titolo gratuito di spazi comunali per l’organizzazione di eventi per la raccolta di donazioni ed, eventualmente, magazzini per lo stoccaggio di materiali”..” infine di sostenere iniziative di diffusione informativa all’interno delle scuole per avviare scambi culturali con le istituzioni scolastiche kurde.
  • Che in data 14 Giugno 2016 viene resa notizia dell’approvazione della mozione del Luglio 2015 e del Marzo 2016, attraverso una lettera inviata ai co-sindaci di Suruc, Pirsûs Kobanê, Ayn al Arab Qamişlo, Al Qamishli.
  • La Conferenza dei Capigruppo in data 4 Luglio 2016, proprio nello spirito di solidarietà verso la popolazione kurda, già espressa sin dal 2015 da questo consiglio comunale, ha incontrato la deputata Curda, Tugba Hezer, del Partito Democratico dei Popoli, eletta nel parlamento della Turchia, che ha sottolineato come l’Europa e l’Italia possono fare molto per spingere la Turchia verso il pieno rispetto dei diritti umani messi in discussione dal regime di Erdogan.
  • Che in data 11 Luglio 2016 Halil Akbas, Co-Sindaco della Municipalità di Suruç rispond alla corrispondenza del Comune di Pisa “”…we would like thank you for your solidariety and express that we are ready to establish a sister city-frindship agreement with Comune of Pisa”. Ma poco tempo dopo, a seguito del tentato golpe in Turchia, l’amministrazione della municipalità di Suruç è stata commissariata dalle forze di governo appartenenti al partito AKP di Erdogan, le quali hanno stravolto le politiche dell’amministrazione precedente, eletta democraticamente, e hanno scelto di non dare seguito a molti progetti e relazioni che erano state avviate;
  • i Comuni di Genova, Empoli, Roma e della vicina Livorno hanno approvato
    patti di amicizia, analoghi al presente, con alcune municipalità del Rojava;
  • il Comune di Pisa ha espresso interesse al progetto “Municipi senza frontiere” gestito dall’ANCI in partenariato con l’ONG Un ponte per… in sostegno alle municipalità delle aree curde siriana e irachena; Un ponte per… ha una sede operativa a Pisa e una nel Nord-Est Siriano, nella città di Derik, ed è disponibile a facilitare la cooperazione e il dialogo tra le due città, anche all’interno del progetto suddetto;

Visto il parere in ordine alla regolarità tecnica del presente atto, espresso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” – T.U.E.L. approvato con D.Lgs. 18/08/2000 n. 267 e successive modifiche ed integrazioni, dal Dirigente della Direzione Servizi Istituzionali e Partecipazione DD 02 A (allegato A) nel quale si attesta che la deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente;

Visto l’estratto del verbale della seduta del ___________ della commissione consiliare permanente competente contenente il parere espresso dalla stessa commissione e che si allega al presente atto (allegato B) per formarne parte integrante e sostanziale;

….. con voti resi nelle forme di legge, debitamente controllati dagli scrutatori essendosi verificato il seguente risultato:

 

DELIBERA

la sottoscrizione del “patto d’amicizia” (allegato 1) con la Municipalità di Derik/Al-Malikiyah, nel governatorato di Hasaka (Nord-Est Siriano), una delle prime città ad ospitare migliaia di sfollati siriani, che ha poi allestito due campi profughi per accogliere la minoranza Ezida in fuga dall’Iraq. La città ha la particolarità, come altre in Rojava, di ospitare tante diverse comunità che vivono insieme da secoli: Armeni, siriaci cristiani, evangelici, musulmani, ezidi. E’ una città multiconfessionale dove anche le organizzazioni umanitarie hanno scelto di operare vista la sua vocazione solidaristica

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