Qualità dell’aria: il sindaco dica la verità sui dati

Di fronte al silenzio assordante seguito alla nostra rivelazione che la
notizia del primato pisano in qualità dell’aria era un colossale errore
rimaniamo allibiti: l’unico commento dell’amministrazione è affidato agli
uffici tecnici che non possono far altro che confermare l’errore. Ma questo
non  era in discussione, la difformità con il dato Arpat era evidente e
oggettiva.
Si conferma piuttosto che non si è provveduto a inviare il dato del 2015
dando la “colpa” alle scadenze imposte Legambiente, quando invece i dati Arpat
erano  abbondantemente disponibili, e si cerca di scaricare la responsabilità
sull’associazione.

Ma dov’è il Sindaco, che invece non ha fatto mancare il proprio commento sull’ onda dell’entusiasmo? Non dovrebbe essere proprio il primo cittadino,  responsabile per legge della salute dei pisani, a correggere le proprie  dichiarazioni e ad avvisare i propri concittadini che s’era sbagliato e che
l’ aria è ancora inquinata, anzi in peggioramento rispetto all’anno precedente?
Continuiamo a ripetere che, sebbene un errore possa capitare, quello che non  deve assolutamente succedere è far passare ai cittadini un’idea distorta delle condizioni ambientale nella propria città. Non c’è necessità di propaganda che  tenga di fronte alla corretta informazione sui rischi per la salute dei cittadini.

Per questo chiediamo che sia fatta una comunicazione istituzionale a rettifica  del dato.

Una città in comune
 Partito della Rifondazione Comunista

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