“Quei cento alloggi vuoti vanno assegnati subito”

Il Tirreno, 10 maggio 2013, pagina III
PROTESTA DAVANTI ALLA SOCIETA’ DELLA SALUTE
Quei cento alloggi vuoti vanno assegnati subito»
Il Progetto Prendocasa e i “Nuclei in emergenza abitativa” sono scesi ancora una volta in strada per chiedere soluzioni all’ emergenza abitativa. Ieri una ventina tra militanti del movimento pisano e alcune famiglie sotto sfratto hanno tenuto un presidio sotto la sede della Società della salute, nell’ ambito della campagna “stop emergenza abitativa” che il movimento ha lanciato da circa un mese per rivendicare il diritto alla casa. «Un presidio – spiegano i manifestanti – per protestare contro la negligenza delle istituzioni che continuano ad affrontare l’emergenza abitativa in maniera insoddisfacente». Ad accogliere i manifestanti «decine di poliziotti e carabinieri che come sempre sono gli unici interlocutori delle famiglie sotto sfratto, mentre né il direttore Cecchi né l’assessore Ciccone si sono fatti trovare in sede». «Dopo quattro ore – continuano i manifestanti – una responsabile dei servizi sociali è scesa a parlare con le famiglie ed ha chiuso la discussione dicendo che chi è sotto sfratto deve aspettare il dopo elezioni per avere risposte». Quella di ieri è l’ennesima protesta messa in campo dopo il presidio di un mese fa alla Sds quando «alcune famiglie erano state ricevute dal direttore Cecchi, che diceva di prendere in considerazione il nostro appello in cui si dichiara il blocco immediato degli sfratti e la messa in utilizzo di tutti gli edifici vuoti di proprietà del Comune e dell’ Asl» e l’occupazione simbolica dell’ex hotel di Santa Croce in Fossabanda. Una città in comune e il Prc esprimono solidarietà alle famiglie sotto sfratto e propongono l’assegnazione immediata dei «cento alloggi popolari che l’amministrazione tiene vuoti, prevedendo – dice Federico Olivero, candidato del Prc forme di auto-recupero da parte degli assegnatari e la messa a disposizione per chi viene sfrattato degli immobili comunali inseriti nel piano delle alienazioni».

Danno Renzullo

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