Rifiuti e dati truccati esposto del Prc alla Corte dei conti

IL TIRRENO PISA, pagina V (di Tommaso Fabiani)
Secondo Rifondazione, il Comune di Pisa deve recuperare dei soldi versati a Geofor ma non si e mai attivato
Rifondazione Comunista ha presentato nei giorni scorsi un esposto alla Corte dei Conti regionale sulla vicenda della Geofor, l’azienda a maggioranza pubblica (tra i cui soci figura anche il Comune di Pisa) che gestisce il servizio rifiuti nella nostra provincia.
Una vicenda che affonda le radici nel 2006 quando fu aperta un’inchiesta per verificare se nei tre anni precedenti fossero stati taroccati i dati sui quantitativi di rifiuti destinati alla raccolta differenziata. Una vicenda che comportò il pagamento, da parte dei Comuni interessati (e quindi dei cittadini), di circa un milione di euro che l’azienda non avrebbe avuto diritto a riscuotere.
Nell’esposto presentato alla Corte dei Conti, il Prc mette in evidenza come il Comune di Pisa non abbia intrapreso alcuna «iniziativa giurisdizionale nei termini della richiesta di risarcimento del danno, della costituzione di parte civile e di azione di responsabilità nei confronti del colpevole della malagestio».
In sostanza il Prc si chiede come mai l’amministrazione comunale di Pisa, di fronte ad una situazione in cui è già stato appurato un illecito, non abbia fatto niente per tentare di farsi restituire i soldi che, come altri Comuni, aveva ingiustamente versato alla Geofor. Una cifra che, nel caso dell’amministrazione di Pisa, ammonterebbe intorno ai 300mila euro.
«Di fronte a queste situazioni – dice Federico Olivieri, segretario cittadino di Rifondazione comunista – viene da chiedersi se l’amministrazione comunale persegua davvero il bene pubblico o faccia invece gli interessi di qualche privato. Questi soldi, se venissero riscossi, potrebbero infatti essere investiti per migliorare i servizi al cittadino».
Rc sottolinea inoltre di aver invitato più volte il sindaco e la giunta a verificare se esistessero le condizioni per un’azione legale nei confronti dei Geofor.
«Come in altre situazioni accusa Ciccio Auletta, candidato sindaco di “Una città in comune” e Prc – anche in questo caso il sindaco ha però deciso di nascondersi e di scegliere la via del silenzio, invece di agire nell’interesse della collettività».

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