Risposta alle e ai rappresentanti dei genitori nei Comitati di Gestione dei Nidi Comunali

Cogliamo con entusiasmo la richiesta del comitato dei genitori a cui intendiamo rispondere puntualmente affiancando a questo alcune riflessioni di natura più ampia che sostengono le nostre azioni e la nostra politica in materia di infanzia.

Il progetto politico che come gruppo di cittadine e cittadini abbiamo deciso di sostenere individua nel soggetto in età evolutiva un soggetto attivo e competente, co-costruttore (assieme agli adulti) dell’infanzia, adolescenza e della società stessa. Attraverso la continua socializzazione di cui sono protagonisti bambine e bambini, ragazze e ragazzi essi con la loro rielaborazione creativa, personale e di gruppo, contribuiscono sia alla riproduzione sia al cambiamento culturale della società ed in particolare del territorio in cui vivono. Esistono culture prodotte da bambini e bambinone ragazze e ragazzi spesso invisibili ad occhi ed orecchie poco allenate.

In accordo con quanto maturato dalla seconda guerra mondiale ad oggi e stipulato nella Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, il nostro progetto politico intende e vive bambine e bambini, ragazze e ragazzi come soggetti di diritto e cittadini del presente (al contrario di tanta retorica che li confina ad essere sempre e solo ‘il nostro futuro’ posticipando così riconoscimento, impegno, debito che gli adulti hanno con le nuove generazioni e sostenendo spesso inconsapevolmente un pensiero di ‘minori (e) età’ rispetto alle capacità adulte).

All’interno di questo contesto il nostro impegno è elaborare un Piano cittadino infanzia e adolescenza che interroga e mette in relazione tutti i mondi che questi cittadini vivono sia che essi rispondano ad una natura sociale, educativa, ricreativa, scolastica, creativo/spontanea.

Il nido d’infanzia ed i relativi servizi integrativi costituiscono secondo questo approccio più che una parte dell’offerta (come sempre più spesso si sente dire), una componente essenziale della realtà più generale che un bambino sotto i tre anni può trovarsi a vivere. Il nido, con tutte le persone che ne fanno parte, è, nella nostra ottica, un soggetto chiamato a ‘fare cultura’ sul proprio territorio in termini di modalità con cui accoglie ed elabora i bisogni delle bambine e dei bambini; risponde alle esigenze dei genitori; si mette in relazione con le specificità del territorio in cui si colloca; interloquisce con l’amministrazione comunale e gli altri soggetti del sistema socio-educativo; ovvero elabora il proprio progetto pedagogico ed educativo. E’ chiaro che tale ruolo nelle realtà concrete sia pubbliche che private viene ad essere interpretato nei modi più diversi, a seconda di quale visione si sia maturato in merito all’infanzia, alla genitorialità, alla famiglia, all’utilità e potenzialità di uno spazio socio-educativo aperto al territorio; ma anche in base al livello professionale del personale in esso presente, del livello culturale del contesto territoriale di riferimento, della consapevolezza dei genitori. Molte sono dunque le variabili che interagiscono (o possono interagire dipende sempre dalla buona volontà di chi realizza ed usufruisce del servizio) nello svolgimento di questo ruolo.

Ciò che qui ci sembra importante ribadire come forma di risposta più ampia alla sollecitazione pervenutaci è che i servizi presenti che il comune si assume la responsabilità di offrire (vedi nidi pubblici ma anche la regolamentazione su autorizzazione al funzionamento e accreditamento per i servizi educativi a titolarità privata) sono realtà primariamente funzionali al godimento di un diritto, pertanto tali realtà devono essere diffuse, eque, accessibili, ed ispirarsi a principi in parte comuni (vedi Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo).

Rispetto alle domande più specifiche l’orientamento della nostra politica individua come ambiti di attività prioritaria i seguenti punti

‐ Mantenere la pianta organica già ridotta con l’accordo tra Comune e RSU (Aprile 2011) e fissata a 69 unità. È necessario però che il personale sia di ruolo: al momento il servizio è vacante di undici unità e pertanto, così come è avvenuto per le scuole d’infanzia comunali, è necessario, a nostro avviso, indire un bandito di concorso per sanare la mancanza di personale.

‐ Il regolamento regionale a cui si fa riferimento nella vostra lettera non è prescrittivo, ossia le amministrazioni locali non possono applicare standard inferiori a quelli definiti ma possono applicarli in senso migliorativo. Come punto base ma importante, ci impegniamo a mantenere gli standard qualitativi attuali.

‐ Mantenere il carattere interamente pubblico dei nove nidi comunali. A Pisa al momento ci sono 6 nidi in convenzione e due centri gioco, che rappresentano poco meno del 50% dell’offerta educativa dei nidi di titolarità comunale. Pur essendo consapevoli dell’attuale difficoltà ad avviare un percorso di internalizzazione che ci poniamo come obiettivo, ribadiamo la necessità assoluta di non procedere con altre esternalizzazioni.

‐ Rispetto ai nidi dati in convenzione, deve essere delineato un profilo di appalto etico, che non sia focalizzato sul ribasso dei costi di gestione, ma includa vincoli sociali per i dipendenti, garanzia di continuità lavorativa e progetti educativi incentrati sull’inclusività.

‐ Valorizzare i nidi pubblici comunali e la loro lunga e radicata esperienza educativa, facendo dei servizi comunali un riferimento per tutta la rete dei servizi educativi. In particolare, i nidi devono essere riferimento di tipo organizzativo, metodologico, progettuale per i nidi convenzionati e per quelli privati accreditati.

‐ Adeguare le rette alla effettiva capacità contributiva delle famiglie, prevedendo ulteriori fasce di contribuzione per i redditi alti allo scopo di ridimensionare le rette delle fasce inferiori.

‐ Deve essere posto l’accento sulla reale partecipazione dei genitori all’interno dei servizi educativi sia pubblici che privati e ridare senso e valore al comitato di gestione quale organo informativo e propulsivo nella vita del servizio.

 

 

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