Riteniamo profondamente sbagliata e assolutamente diseducativa, oltre che stupidamente repressiva, la scelta dell’amministrazione comunale di smontare e rimuovere i canestri dal campo di basket nel giardino di Via di Piaggetta nel quartiere di San Marco.
Il giardino di Via di Piaggetta, vicino al Circolo Balalaika, è rimasto chiuso per molti anni, poi da quando è diventato fruibile ha visto crescere sempre più il numero dei frequentatori. Ragazzi e ragazze non solo del quartiere hanno iniziato a utilizzarlo, anche per il fatto che sono solo due i campi da basket gratuiti e fruibili in città: quello di San Marco e uno a Porta a Lucca.
La crescente partecipazione ha causato anche problemi di rumore ad alcuni abitanti adiacenti all’area sportivo-ricreativa. Al già presente rumore degli aerei che passano a pochi metri dai tetti delle loro abitazioni si è aggiunto col passare del tempo anche quello della “palla da basket”.
A fronte di questa situazione l’amministrazione ha deciso di non svolgere la propria funzione; anziché avviare un percorso per risolvere queste difficoltà, ha scelto la strada più “semplice”: togliere i canestri. Secondo noi sarebbe stato sufficiente fare un lavoro con chi frequenta lo spazio per rendere possibile la convivenza del diritto al gioco con il diritto al riposo, trovando soluzioni condivise e regolamentando l’utilizzo dell’area nel rispetto di tutti.
In un quartiere scarsamente dotato di spazi di incontro e in cui non mancano criticità sociali, quel campetto rappresenta uno degli strumenti di lotta contro l’isolamento. Al contrario l’amministrazione Filippeschi sa solo reprimere, distruggendo un luogo di socialità e di incontro e mandando ancora una volta un messaggio profondamente diseducativo.
Chiediamo che il Comune torni indietro e rimetta subito i canestri, avviando un percorso di incontro con i cittadini e le cittadine per garantire i diritti di tutte e tutti.