Sostegno ai precari del CNR e alla ricerca

Esprimiamo il nostro sostegno e pieno appoggio alla mobilitazione che in questi giorni è nuovamente partita da parte dei precari e delle precarie del CNR: lottano per il loro diritto alla stabilizzazione, per svolgere con le giuste garanzie il loro lavoro, spesso non riconosciuto, e comunque portato avanti in forme precarie e non adeguatamente retribuite. Ma lottano anche per il futuro della ricerca del nostro Paese.

Il Governo Gentiloni sta confermando infatti, ancora una volta, il disinvestimento pubblico nel settore della ricerca, nella stessa linea seguita dai governi che lo hanno preceduto: questo infatti significa mettere risorse per sole 300 assunzioni a fronte delle 4.500 che sarebbero necessarie nel CNR. Per non parlare di tutte le risorse che sarebbero necessarie nell’intero mondo della ricerca.

Per queste ragioni la vertenza che i precari e le precarie stanno portando avanti è non solo una battaglia per il diritto al lavoro ma anche una battaglia per la costruzione di un Paese migliore, e per questo ci impegniamo a portarla anche in consiglio comunale: non solo si deve procedere alla stabilizzazione di queste persone, che rappresentano una risorsa importante, ma si devono prevedere anche investimenti adeguati, invertendo così la tendenza che vede l’Italia ad uno degli ultimi posti in Europa nel settore.

Una città in comune, Rifondazione Comunista Pisa

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