Sosteniamo i co-sindaci di Suruc: la giunta di Pisa sigli subito il patto d’amicizia richiesto dal Consiglio comunale

Nel mese di maggio del 2015 il co-sindaco di Suruc, città della Turchia a maggioranza curda impegnata nell’accoglienza dei profughi del conflitto nella vicina Siria, è stato ospite a Pisa. “La nostra battaglia contro i miliziani dello Stato islamico non è solo la nostra battaglia a difesa del popolo curdo, ma è per la difesa dei diritti umani di tutti”, fu il messaggio trasmesso nell’incontro con il Consiglio comunale e con la Giunta. Suruc si trova a 15 chilometri dal confine siriano e da Kobane, la città diventata famosa per essere stata al centro della lotta all’avanzata dei miliziani dell’Isis. Orhan Sansal è “co-sindaco” di Suruc perché nelle città amministrate democraticamente dai curdi tutte le cariche sono condivise fra un uomo e una donna. Poche settimane dopo Suruc è stata teatro di un sanguinoso attentato dell’ISIS che ha provocato decine di vittime fra giovani solidali che si preparavano a recarsi a Kobane per portare aiuti umanitari.

A seguito della visita, il Consiglio comunale ha approvato una mozione presentata dal nostro gruppo consiliare a sostegno delle municipalità democratiche curde impegnate nella resistenza contro l’ISIS e nell’accoglienza dei profughi della guerra in Siria: i patti di amicizia fra città sono uno strumento di “diplomazia dal basso” per fornire un aiuto concreto al di là dei tentennamenti e delle convenienze dei governi e della geopolitica. Il percorso istituzionale è poi continuato con l’incontro con la deputata curda Tugba Hezer dell’HDP (Partito democratico dei popoli), eletta nel Parlamento turco, che ha sottolineato come l’Europa e l’Italia possono fare molto per spingere la Turchia verso il pieno rispetto dei diritti umani messi in discussione dal regime di Erdogan; nel frattempo i co-sindaci di Suruc con una lettera ai consiglieri comunali di Pisa e al sindaco hanno espresso soddisfazione per l’approvazione della mozione e dato avvio, da parte loro, alle procedure per stabilire il patto di amicizia. A Pisa il Consiglio comunale ha già sollecitato più volte la Giunta ad avviare l’iter.

Alcuni giorni fa il presidente turco Erdogan, nell’ambito dell’ondata di epurazioni scatenata dopo il fallito colpo di Stato e con la scusa di “legami con il terrorismo”, ha destituito 28 sindaci appartenenti a forze di opposizione per sostituirli con commissari governativi: fra i destituiti ci sono anche i co-sindaci di Suruc. La città è stata il centro delle proteste contro l’ennesimo atto autoritario di Erdogan, le manifestazioni sono state attaccate con lacrimogeni e idranti e la polizia ha evacuato con la forza dal municipio il personale rimasto leale ai sindaci democraticamente eletti.

Di fronte a questi gravi atti, sui quali la politica degli stati e dei governi tace, è necessario portare sostegno e solidarietà ai co-sindaci di Suruc, unici e veri rappresentanti dei popoli della città, contro i commissari imposti da Erdogan e dal suo partito; è necessario che i deputati e i senatori del territorio pisano intraprendano tutte le azioni necessarie in Parlamento affinchè il Governo prenda una chiara posizione di condanna nei confronti della Turchia per queste inaudite forme di repressione; in particolare, è più che mai indispensabile ed urgente che la Giunta comunale dia subito seguito a quanto deliberato dal Consiglio comunale e sottoscriva finalmente il patto di amicizia con la municipalità di Suruc.

Una città in comune
Partito della Rifondazione Comunista

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