Staccata la luce ai profughi

TIRRENO PISA; pagina V
LA DENUNCIA DI REBELDIA E AFRICA INSIEME
La Croce Rossa: «Non possiamo più sostenere la spesa»
Si riaccende lo scontro sul centro di accoglienza di via Pietrasantina. Africa Insieme e Rebeldìa si scagliano contro la Croce Rossa (Cri), rea secondo loro di aver disdetto la fornitura di energia elettrica nel centro.
La Croce Rossa, rimanda al mittente le accuse e ribatte: «La struttura è occupata abusivarnente (il 28 febbraio è scaduto il periodo di accoglienza garantito e il i ° marzo il centro doveva chiudere, nda). La Cri non può più sostenere quelle spese togliendo soldi ai bisognosi».
Giovedì scorso, mentre a Lampedusa centinaia di migranti trovavano la morte, a Pisa la Cri staccava l’elettricità ai circa dieci profughi (scappati due anni fa dalla guerra in Libia e ospitati insieme ad altre decine di migranti nella nostra città) ancora presenti nel centro.
«Con una sincronia decisamente di cattivo gusto – accusano in una nota Africa Insieme e Rebeldìa -, nel giorno del naufragio di Lampedusa, la Cri ha pensato di tagliare la fornitura di energia elettrica ai migranti del centro di via Pietrasantina. Questi ultimi, quindi, non hanno più la luce, non possono utilizzare la cucina (gli unici fornelli sono elettrici), e quando arriverà il freddo non potranno scaldarsi».
«La Cri – continua la nota non intende più sostenere le spese delle bollette. Eppure i migranti si erano detti disponibili ad accollarsi le utenze, attingendo ai magri proventi del loro lavoro (svolgono tirocini formativi da cui traggono un piccolo stipendio)».
Non si fa attendere la risposta della Croce Rossa.
«Dal 1° marzo la struttura doveva chiudere e le utenze dismesse – risponde Antonio Cerrai, presidente provinciale della Cri di Pisa -. C’era stata una prima interruzione dell’ elettricità nei primi giorni di marzo perché le spese, dopo il 28 febbraio, non erano più autorizzate. Ë stata poi riattivata su richiesta della Società della salute che, insieme al Comune, aveva assicurato la copertura economica. Adesso siamo stati obbligati a disdire la fornitura di elettricità perché sono arrivate bollette esose continua Cenai -: la copertura si è dimostrata insufficiente e siamo costretti a togliere i soldi dal fondo destinato alle persone bisognose. Non abbiamo più soldi per pagare le bollette e moralmente non ce la sentiamo di togliere ancora fondi alle persone bisognose. Non c’è, inoltre, una legittimazione a continuare a dare assistenza alle persone che sono nel centro, visto che dal 1 ° marzo sono libere e non più sotto l’attività di tutela della Cri».
Rebeldìa e Africa Insieme chiedono anche l’intervento del Comune: «Riteniamo che in questa vicenda debbano intervenire gli amministratori della città. E importante che il sindaco, i consiglieri e gli assessori abbiano espresso il loro cordoglio per il naufragio di Lampedusa: oggi, chi ci amministra ha l’opportunità di compiere un gesto concreto per affermare una cultura dell’accoglienza e della solidarietà».

(d. r.)

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