Variazione di bilancio: colpo di mano della Giunta. Pronti all’ostruzionismo se non verranno assicurati i tempi necessari

La Giunta Filippeschi con un colpo di mano e forzature senza precedenti vuole approvare la prima variazione di bilancio, con tutti gli annessi regolamenti e le nuove aliquote relative alla Imposta Unica Comunale (IUC), nel Consiglio Comunale del 5 giugno. Con questi tempi non si rispettano le opposizioni e non si dà loro alcuna possibilità di esercitare le proprie funzioni, cancellando qualsiasi spazio di confronto.

Il risultato elettorale deve aver dato alla testa a qualcuno a Palazzo Gambacorti, e l’istituzione viene concepita come cosa propria espellendo la discussione e la possibilità di analisi dei documenti.

Solo nella seduta di ieri pomeriggio della quarta commissione consiliare abbiamo ricevuto tutta la documentazione, con la scadenza per l’approvazione in Consiglio fissata il prossimo 5 giugno. Si tratta di una proposta irricevibile in quanto, non consentendo alle opposizioni di avere il tempo di analizzare i documenti per valutare le proposte della giunta e nel caso di formularne altre, non si rispettano le più elementari garanzie democratiche. Nonostante questi rilievi parte della maggioranza ha approvato con il voto contrario di tutte le opposizioni una programmazione dei lavori della commissione che prevede venerdì alle 16 la scadenza per presentare emendamenti, quando nella stessa giornata di venerdì si svolgerà l’audizione dell’assessore Sanzo, che dovrà illustrare il piano finanziario per la gestione dei rifiuti.

Avevamo paventato questo rischio durante la discussione del bilancio a dicembre, ma ora siamo effettivamente di fronte a un commissariamento degli organismi consiliari. Di fronte a questo non siamo disponibili a stare a guardare, per cui per la prima volta da quando sediamo in consiglio comunale saremo costretti, per fermare l’arroganza di questa giunta e difendere gli spazi democratici nelle istituzioni, a ricorrere all’ostruzionismo sin dai lavori della commissione. Facciamo un appello a tutte le forze consiliari perché si rivedano queste scelte e non si vada a creare un precedente così pericoloso per la nostra democrazia.

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