Via Pellizzi: la destra tutela solo interessi privati con i soldi pubblici. Il Comune ritiri subito qualsiasi iniziativa contro la sentenza del Tar.

Nelle scorse settimana avevamo lanciato un allarme sulla vicenda di via Pellizzi chiedendo che il sindaco e la Giunta prendessero la parola dopo la sentenza del Tar che ha dato ragione ai cittadini e annullato il permesso a costruire rilasciato dal Comune per la costruzione di nuovi edifici residenziali, e chiarissero quali fossero le intenzioni della amministrazione.

Purtroppo le nostre preoccupazioni erano ancora una volta più che fondate. Operando nel silenzio e tenendo all’oscuro i cittadini e le cittadine, non dando risposte alle nostre richieste e provando ad approfittare dei giorni di ferragosto, il Comune di Pisa ha dato un incarico esterno ad un avvocato per più di 5000 euro per costituirsi in giudizio contro la sentenza del Tar.

Si tratta di un fatto semplicemente scandaloso nel merito e nel metodo. La Giunta Conti manca ancora una volta di qualsiasi trasparenza e usa ripetutamente il mese di agosto per agire nell’ombra alle spalle della cittadinanza senza dare alcuna spiegazione del suo operato. Si usano ulteriormente soldi pubblici per tutelare un interesse privato di un imprenditore. Infatti quale è l’interesse pubblico in queste nuove costruzioni? Quale la ragione pubblica per ricorrere al consiglio di Stato spendendo i soldi di tutti i cittadini? La risposta è chiara: nessuna. Per questo la Giunta Conti su questa sentenza e su tutta la vicenda tace. Siamo davanti all’ennesimo scandalo della destra in materia urbanistica.

Chiediamo che venga subito annullata la determina con cui si conferisce questo incarico esterno e che il Comune non ricorra al Consiglio di Stato. Parimenti ribadiamo che altri piani di recupero come quello dell’exGea, anche alla luce di questa sentenza del Tar, devono essere annullati in quanto in aperto contrasto con tutte le norme urbanistiche del Comune di Pisa, come nel caso di via Pellizzi.

Su questa vicenda la giunta Conti sta ripercorrendo esattamente gli stessi passi e la stessa condotta avuta sul caso moschea e come allora il diritto ad una città di tutte e tutti vincerà ma a pagare le spese della propaganda di Conti saranno i cittadini.

Diritti in comune: Una città in comune- Rifondazione Comunista- Pisa Possibile

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