Ex-Stallette: Scuola Sant’Anna interessata all’acquisto. Nessun progetto culturale della Giunta Conti su quella parte di città

Finalmente ieri, dopo oltre tre mesi e mezzo, l’assessore Bedini si è presentato in Quarta Commissione Consiliare a seguito della nostra richiesta di audizione depositata il 28 marzo sul futuro delle Ex-Stallette. L’esponente della Giunti Conti ha volutamente fatto trascorrere tre mesi per superare la scadenza del 30 giugno fissata affinché i lavoratori e le lavoratrici che da oltre 3 anni lavoravano all’interno dell’immobile comunale lasciassero lo spazio. Lo scorso gennaio, infatti, la Giunta ha concordato la decisione di chiudere il progetto che prevedeva l’uso degli spazi, recuperati con milioni di euro pubblici, come hub per la produzione nel settore degli audiovisivi e del cinema. Della decisione si è avuta notizia solo qualche settimana fa grazie alla nostra iniziativa.

E purtroppo i nostri timori e le nostre denunce sull’ipotesi di svendita delle Ex-Stallette – un tassello strategico all’interno di un’area cruciale per il rilancio delle politiche culturali nella nostra città situata tra i Vecchi Macelli, la Cittadella galileiana, il nuovo parco della Cittadella, gli Arsenali repubblicani e il Museo delle navi romane – sono stati assolutamente confermati dall’assessore. Rispondendo alle nostre domande Bedini ha ribadito come la Giunta Conti, non ritenendo strategico questo complesso immobiliare, è pronta alla vendita, tanto più che in questi mesi la Scuola Sant’Anna ha mostrato un interesse all’acquisto dello spazio. Da qui l’avvio delle operazioni preliminari con l’incarico ad una società privata della stima dell’immobile, quantificata in 2 milioni e 600 mila euro: una vera propria svendita visto che i soldi pubblici spesi per recuperare tale preziosissimo ed insostituibile bene cittadino (tramite il progetto PIUSS) sono stati molti di più di quelli che adesso si intende incamerare. Ad oggi oltretutto non è chiaro per quali attività la Scuola Sant’Anna intenda utilizzare l’immobile,

Ma la cosa più grave è la scelta politica della destra che ha dichiarato esplicitamente di non essere in grado e di non voler gestire lo spazio, confermando l’assenza di qualsiasi progettualità per quella parte strategica di città. La Giunta tratta e parla di questo luogo come di un peso e non di una risorsa, cosa semplicemente vergognosa. Non solo. Gravissima è la corresponsabilità del Comune nell’aver allontano da Pisa decine di lavoratori e lavoratrici procurando la perdita di un pezzo importante delle produzioni culturali e dell’economia ad esse connesse.

Come ribadiamo da mesi, questa vicenda parla del modello di città che si vuole disegnare per il futuro. Se è indubbio che questo spazio è sempre stato sottoutilizzato e non ne sono state sfruttate appieno tutte le potenzialità per responsabilità del centrosinistra prima e del centrodestra poi, è anche evidente che occorre partire dall’esperienza delle decine e decine di persone che vi hanno lavorato nel campo della produzione di cartoni animati, trasferendosi nella nostra città per rilanciare un’eccellenza nella produzione culturale, e non disperderla desertificando ulteriormente la città.

Per questo abbiamo ribadito con forza la nostra assoluta contrarietà alla vendita delle Ex-Stallette rilanciando invece la proposta di un’azione pubblica che abbia il suo motore nel Comune di Pisa che, interloquendo con la Regione Toscana e il Ministero della Cultura, possa rilanciare un uso dello spazio a partire da chi vi ha già ha lavorato mantenendo l’immobile nella disponibilità pubblica senza svenderlo.

Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune

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