Nuova base militare: nel 2022 l’intervento della Corte dei Conti su risorse e cronoprogramma. Stanziati già altri 72.5 milioni, oltre i 20 milioni? Dove è il cronoprogramma che doveva essere redatto entro il 2022?

Sulla nuova base militare nel cuore del Parco di San Rossore ancora una volta non vi è alcuna trasparenza da parte del Governo e di tutte le forze di centrosinistra e centrodestra che governano a livello locale e regionale. Leggendo il dl Infrastrutture, approvato dal Governo Meloni lo scorso 24 giugno, con il quale si stanziano 20 milioni di euro da parte del Ministero delle Infrastrutture, sottraendole a questioni cruciali come la casa e il trasporto pubblico, nelle premesse si richiama, infatti, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 maggio del 2022, con il quale il Governo – nell’atto di nomina del Commissario Straordinario per la realizzazione della nuova base militare, Massimo Sessa Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici- in un allegato specificava già che per “l’espletamento delle attività di programmazione, progettazione approvazione dei progetti, affidamenti dei lavori – I lotto” si stanziavano 72,5 milioni di euro. Questo DPCM, che ricordiamo è attualmente in vigore, si riferisce ancora alla collocazione a Coltano, e non quindi all’ex-Cisam. Quindi i 20 milioni sono aggiuntivi ai 72,5 milioni già previsti nel 2022 solo per il primo lotto, che verrebbe così ad oggi a costare 92,5 milioni di euro? E cosa si prevede in questo primo lotto?

Ma non solo. Analizzando gli atti allegati al Dpcm abbiamo scoperto rispetto a questo decreto alcune osservazioni della Corte dei Conti. In particolare la Corte dei Conti chiede di specificare da dove vengono prese queste risorse. E la risposta dell’Avvocatura dello Stato è chiara: le risorse saranno prese dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027. Ancora una volta si finanzia la spesa per la guerra sottraendole alle grandi priorità sociali ed ambientali del paese.

E ancora. La Corte dei Conti chiede nel maggio del 2022 che sia presentato un cronoprogramma per la realizzazione dell’opera entro 6 mesi dalla nomina del Commissario Straordinario. Si è adempiuto a questa osservazione della Corte dei Conti da parte del Dottor Sessa? Esiste questo cronoprogramma? Perché non viene reso pubblico? E dove sono le relazioni annuali che il dott. Sessa è tenuto a redigere?

Ricordiamo che nel novembre del 2023 inviammo una richiesta proprio al Commissario Straordinario in cui chiedevamo: 1) a quanto ammontano i finanziamenti già disponibili del Ministero delle Infrastrutture; 2) a quale capitolo di spesa afferiscono questi finanziamenti; 3) per quali parti della realizzazione della nuova base si intende finanziare la progettazione. La risposta del Commissario Sessa fu semplice: non solo non vi diciamo nulla ma non siamo tenuti in alcun modo a dare alcuna informazione ad un consigliere comunale.

Su questo è inammissibile la complicità del sindaco Conti, del Presidente della Regione Giani, del Presidente dell’Ente Parco Bani, i quali o sanno e non parlano, o non sanno e non vogliono sapere e come “servi sciocchi” assecondano tutte le decisioni che avvengono sul nostro territorio. Centrodestra e centrosinistra continuano nella assoluta opacità a portare avanti questa procedura.

Ci sono alcune cose chiare: i soldi della base sono sottratti alla spesa sociale, e si tratta di decine di milioni di euro che verranno utilizzati per la guerra e per la devastazione ambientale. In questi giorni dopo la pubblicazione del dl infrastrutture abbiamo intrapreso molteplici azioni a livello istituzionali con accesso agli atti, richieste di audizione in commissione e interrogazioni. Pretendiamo trasparenza.

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