Ordine del giorno: Aumento quota capitaria Comuni nella Società della Salute contro taglio servizi e per migliorarne l’operatività

Di seguito l’ordine del giorno presentato dal consigliere Ciccio Auletta per la discussione in consiglio comunale di Pisa

Ordine del giorno: Aumento della quota capitaria dei Comuni alla Sds contro il taglio dei servizi ed ulteriori azioni urgenti per migliorare l’operatività della Sds

Vista la Deliberazione n.14 del 29.06.2020 della Società della Salute con cui è stato approvato il “Progetto Gestione diretta della SDS Pisana” individuando il modello definito “Trasferimento diretto di risorse” come quello da attuare.

Viste le funzioni oggetto di gestione diretta come specificatamente indicate all’art. 71-bis, comma 3, lettere c) e d) della LRT n. 40/2005 e nel PSSIR 2018 – 2020.

Vista la Deliberazione n. 11 del 29/03/2022 con la quale vengono definiti gli Assetti programmatici organizzativi e il Piano dei Fabbisogni della Società della Salute Area Pisana.

Vista la Delibera n. 1 del 8/1/2024: “Bilancio di Previsione anno 2024 e Piano economico pluriennale anni 2025-2026” dell’Assemblea dei Soci della Società della Salute- Zona Pisana

Vista laRelazione illustrativa del Bilancio di Previsione 2024 della Direttrice della SDS Zona pisana

Visto che, secondo l’atto citato, analizzando il quadro dei costi del bilancio di previsione, le maggiori voci di spesa sono l’assistenza minori in strutture residenziali, l’assistenza specialistica scolastica, l’emergenza abitativa anche se riguardante le sole deleghe dei Comuni di Cascina e di Pisa, le prestazioni residenziali disabili per adeguamento agli atti di indirizzo regionale, l’aumento costi per adeguamento contrattuali del personale.

Visto che nella Relazione citata si denuncia la situazione relativa all’assistenza specialistica, poiché già nel 2021 era stato evidenziato l’aumento esponenziale del bisogno rilevato dagli istituti scolastici durante i Gloi annuali e che negli ultimi anni le richieste provenienti dagli Istituti Scolastici sono in progressiva e costante crescita, tanto da determinare una perdita di 254.709 euro nell’esercizio 2022.

Considerato che le spese relative alle strutture residenziali per minori sono in gran parte eterodirette, dipendendo da decreti del Tribunale dei minori, dal numero di minori stranieri non accompagnati, dal progressivo aumento delle rette delle strutture che li accolgono.

Considerato che questa situazione strutturale è determinata dal fatto che la quota capitaria è tra le più basse a livello regionale e che è stato adottato, a partire dal 1/1/2024, un aumento di € 1,32 e la fissazione di una quota complessiva pari a 30 euro procapite, per un maggior ricavo stimato sugli abitanti al 31/12/22 di € 268.610,76

Considerato che in ogni caso secondo la relazione della Direzione della Sds, l’aumento descritto non scongiura la necessità di ulteriori tagli, stimati nel 10 % di tutte le voci comprimibili e che, come si scrive nella relazione “Rimane evidente che, in mancanza delle azioni di contenimento costi indicate, o in caso di maggiori costi sopravvenuti, sarà necessario integrare il suddetto aumento con un ulteriore incremento”.

Considerato che i tagli del 10% riguardanogli importi previsti per i contributi agli utenti(anziani, disabili, povertà e minori); la riduzione delle gare e affidamenti per un valore stimato di circa il 10% dando mandato in tal senso agli uffici a procedere alla rimodulazione dei contratti in essere con i relativi gestori;

Rimarcato inoltre che si legge nel medesimo atto che “ anche per quanto sopra evidenziato, la quota pro-capite non risulta proporzionata agli impegni di bilancio. Tenuto conto dell’aumento generale dei costi e dei contratti collettivi intervenuti dal 2018 ad oggi, nonché dei fabbisogni espressi dal territorio, l’aumento che tecnicamente sarebbe necessario a regime è di complessivi 5,32 euro pro-capite, raggiungendo nel tempo una quota di 34,00 euro ad abitante.”

Considerato che non è ancora stato raggiunto il lep relativo al servizio sociale che prevede la dotazione di un assistente sociale ogni 5000 abitanti

Considerato che nella relazione della Direzione si legge: “E’ stato inoltre previsto che con l’assunzione a tempo indeterminato prevista a partire da metà febbraio 2024, di n. 5 unità di assistenti sociali si raggiunge il numero complessivo di 32 assistenti sociali e che con un’ulteriore unità di personale si raggiunge il rapporto di 1:6.500 abitanti (LEPS precedente alla L.178/2020) e sarà quindi possibile accedere al contributo di € 40.000 per ogni unità aggiuntiva oltre le 32 stante il raggiungimento di 1:5000”.

Evidenziato che ritardando il raggiungimento dell’obiettivo, si rinuncia a risorse cospicue e che pertanto è necessario dare assoluta priorità al raggiungimento del leps

Considerato il parere del Collegio Sindacale sul conto economico di Previsione anno 2024 e su quelli pluriennali anni 2024-2026 che “ invita la Giunta a procedere con estrema oculatezza e prudenza nella gestione della spesa tenendo costantemente presente l’andamento delle entrate previste, anche in ragione di eventuali possibili contrazioni dei ricavi conseguenti alle determinazioni dei Comuni e della Regione in ragione anche della perdurante situazione di generale crisi economica”

Considerato che il Collegio sindacale rimarca la necessità di un aumento della quota capitaria che possa consentire la sostenibilità del bilancio della sds

Vista la Delibera di Giunta regionale Toscana n. 269 del 4 marzo 2019 ‘Governance delle Reti Territoriali’ con la quale tra l’altro vengono indicate le funzioni, la governance e la programmazione

delle Zone Distretto/Società della Salute con particolare riferimento a definire le funzioni strategiche e operative della ‘Segreteria SdS e supporto alla Direzione’ di Zona Distretto /Sds con i organi e competenze come sotto definite;

Ufficio di piano: Funzioni relative alla programmazione unitaria per la salute relative alla sanità territoriale, all’integrazione socio sanitaria e socio assistenziale, controllo, monitoraggio e valutazione degli obiettivi programmati, supporto nelle attività di programmazione locale annuale e pluriennale, supporto ai tavoli di programmazione e di coprogettazione, predisposizione atti per organi SdS, Supporto amministrativo nei progetti Europei, PON e rendicontazioni, supporto agli organismi di partecipazione
Segreteria SdS e supporto alla direzione: Attività amministrative e di supporto (supporto al lavoro degli organi SdS, atti deliberativi SdS, convocazioni, verbalizzazioni, gestione corrispondenza e rapporti istituzionali, segreteria e archiviazione, privacy, gestione trasparenza-anticorruzione ecc..), gestione Sito SdS, rapporti/relazioni con utenza e rapporti con URP degli enti consorziati
Bilancio: Bilancio e gestione Contabilità della SdS Predisposizione atti amministrativi, gestione finanziamenti e rendicontazione

Considerato che nella medesima Delibera si dispone che “La Società della salute si avvale, per l’esercizio delle proprie funzioni, di personale messo a disposizione dagli enti consorziati, salvo esigenze di particolari professionalità non presenti o non disponibili negli stessi enti” e che “Le unità di personale che stabilmente compongono l’ufficio di piano, devono essere “in capo” alle SdS. I relativi costi dovranno essere ripartiti tra gli enti consorziati secondo i criteri di contabilizzazione stabiliti da specifici accordi”.

Considerato che attraverso la programmazione effettuata dalle SdS/zone distretto, si individuano i bisogni di salute della popolazione, vengono allocate le risorse e successivamente monitorati e valutati i risultati operativi raggiunti e che pertanto una importanza strategica viene ad essere rivestita dall’Ufficio di Piano che deve tenere conto di una sufficiente rappresentanza degli enti aderenti e che deve comprendere, oltre ai componenti designati anche il responsabile di zona, un esperto in budget e contabilità dell’azienda sanitaria e due componenti con analoghe competenze individuati tra il personale dei comuni aderenti

Considerato che il Rapporto della Fondazione Zancan sulla valutazione del funzionamento della Società della Salute e commissionato dall’Amministrazione Comunale di Pisa raccomandava con decisione una maggiore partecipazione del personale di provenienza comunale, decisamente sottorappresentato rispetto a quello di provenienza Asl

Considerato che, nonostante la raccomandazione descritta, nel 2022 il Comune di Pisa ha richiamato tre dipendenti comunali ritirando alcune delle deleghe conferite alla sds ( barriere architettoniche, cinema nelle periferie e contributi maternità) e privando l’organo di supporto alla Sds di competenze professionalità consolidate e personale

Considerato che nella seduta della Seconda Commissione Consiliare del 19 giugno 24 è stata confermata l’intenzione di richiamare una ulteriore unità di personale da parte del Comune di Pisa e che non è stata fornita alcuna informazione circa eventuali altre deleghe ritirate.

Considerato inoltre che nella medesima seduta citata è emersa una situazione allarmante circa il monitoraggio delle risorse relative a programmi specifici (con particolare riferimento al Fondo Statale per la Povertà che consta di 400.000 euro annui, disponibile ma non utilizzato per gli anni 2022 e 2023) ed inoltre è stato evidenziato come gli attuali uffici non operino in modo integrato

Considerato che per le ragioni sopra esposte, e per la grave situazione finanziaria descritta, oltre a prevedere un aumento stabile delle risorse è urgente potenziare le funzioni di programmazione, governance e monitoraggio della spesa, funzioni peculiari dell’organo di supporto alla Sds e alla Direzione.

Ritenuto fondamentale rilanciare la programmazione sociosanitaria e proteggere i servizi sociali e sanitari territoriali garantendone la sostenibilità per assicurare i diritti di cittadinanza e per promuovere il benessere della comunità.

Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta

  • a promuovere entro il 2024 presso tutti i Comuni Soci del Consorzio, l’aumento della quota capitaria portandola dalle attuali 30 euro procapite a 34 euro per abitante, al di fine di rendere le risorse proporzionate agli impegni di bilancio e scongiurando quindi ulteriori tagli ai servizi sociosanitari;
  • a potenziare gli organi di supporto ( Ufficio di Piano, Segreteria SdS e supporto alla direzione, Bilancio) prescrivendo l’apporto di personale e di competenze necessarie a migliorare la programmazione, il reperimento delle risorse e il monitoraggio della spesa
  • a promuovere un piano di riorganizzazione del personale, di efficientamento dei processi e di monitoraggio delle risorse utile a superare le criticità rilevate anche in vista della prossima elaborazione del Piano Integrato di Salute;
  • a promuovere il raggiungimento del Leps relativo al rapporto di un assistente sociale ogni 5000 abitanti al fine di garantire oltre all’erogazione degli interventi socioassistenziali, l’apporto di risorse economiche statali pari a 360.000 euro annui.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

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