Servizi di pulizia degli uffici comunali: la giunta Conti taglia le risorse già scarse per il nuovo appalto a danno delle lavoratrici

La Giunta Conti, dopo il taglio dei salari alle lavoratrici dell’appalto dei servizi diversi dall’educativo nella passata consiliatura, si prepara ad aggravare ulteriormente le condizioni delle lavoratrici dell’appalto del servizio di pulizie degli edifici comunali.

Lo dimostrano le cifre inserite nella variazione di bilancio che andrà in approvazione il prossimo 24 giugno. Per la nuova gara dell’appalto delle pulizie, che durerà 5 anni, è stanziato 1.830.000 euro comprensivo di Iva e dei costi connessi; riducendo così di centinaia di migliaia di euro le risorse, già insufficienti, stanziate nel 2019 quando il bando prevedeva una base d’asta di 1.794.257,78 euro IVA esclusa, poi assegnato con un ribasso del 23,42% . Un’operazione “tecnica” che si è tradotta in salari e condizioni di lavoro pessime; ora, con la nuova gara che prevede a bilancio la cifra irrisoria di un 1 milione di euro, la Giunta Conti ha fatto una scelta che definire “vergognosa” è poca cosa.

Ricordiamo che ci troviamo in presenza esclusivamente di lavoro femminile, in un settore a bassissima remunerazione con la prevalenza di contratti part-time per cui le lavoratrici sono costrette anche a più lavori per poter disporre di un reddito minimo; donne che lavorano da molto tempo, in alcuni casi da oltre 10 anni, presso il Comune di Pisa, per svolgere servizi essenziali per il funzionamento della struttura. Durante la pandemia, ad esempio, hanno svolto il servizio in condizioni di estrema difficoltà, garantendo con il loro lavoro lo svolgimento delle attività comunali.

A fronte di tutto ciò e di un appalto che scadrà ad agosto che ha numerosissime criticità come emerso nelle audizioni delle organizzazioni sindacali e delle lavoratrici (richieste in tutti questi mesi dal nostro gruppo consiliare in Prima Commissione di Controllo e Garanzia, proprio per un netto cambio di rotta) la destra si appresta a tagliare drasticamente le risorse, senza alcun confronto con gli stessi sindacati.

Criticità che riguardano anche l’organizzazione del servizio: dalle difficoltà legate allo spostamento continuo in più sedi all’ assenza di uno spogliatoio a Palazzo Gambacorti, a pesanti problemi in termini di sicurezza e di carichi di lavoro (vedi la questione dello smaltimento dei rifiuti, come nel caso di Palazzo Gambacorti).

Problemi che gli stessi sindacati avevano posto già prima della gara del 2019, evidenziando anche come nel capitolato di gara non erano inserite tutte le sedi comunali, escludendo importanti spazi come quelli culturali.

E ora la Giunta Conti con questa manovra di bilancio ignora l’importante percorso di confronto avvenuto in Commissione e le richieste avanzate.

Nella variazione di bilancio non vi è traccia, infatti, di quanto richiesto dai rappresentanti sindacali e dal nostro gruppo consiliare: per questo ci opponiamo a questa scelta e più in generale al sistema delle gare assegnate al massimo ribasso che significano solo minori garanzie salariali e tutele per le lavoratrici.

Per questo abbiamo presentato un emendamento in cui chiediamo di togliere la previsione di 1.830.000 euro per la gara dei servizi di pulizia, aprendo un tavolo di confronto con sindacati e lavoratrici e ridefinendo le risorse da stanziare, valutando anche un percorso di reinternalizzazione del servizio

Condividi questo articolo

Lascia un commento