Tutela del patrimonio artistico, si rispetti la Costituzione

Mozione urgente

Visto l’articolo 9 della Costituzione italiana , che recita: la Repubblica “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Visto che tale compito spetta agli organi territoriali del Ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo, come stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica n° 173 del 8 giugno del 2004.

Visto che in base al suddetto D.L. la Direzione Generale del MiBACT ha funzione di coordinamento delle attività delle Soprintendenze e cura i rapporti del Ministero con le Regioni, gli Enti locali e le altre istituzioni presenti nella regione; detto questo, la Direzione regionale può svolgere un ruolo primario nella salvaguardia e nella messa in sicurezza del patrimonio culturale dai rischi naturali e un ruolo di indirizzo e coordinamento per le attività di pianificazione e gestione dell’emergenza.

Visto che le Soprintendenze per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico, le Soprintendenze per i Beni Architettonici e del Paesaggio, le soprintendenze per i Beni Archeologici e le Soprintendenze per i Beni Archivistici sono i soli gli organi periferici del Ministero che hanno responsabilità della tutela e conservazione dei beni culturali.

Visto che  nella recente Magna Charta del Volontariato per i Beni Culturali, nata nel 2012 grazie alla collaborazione con la Fondazione Promo PA, la Regione Toscana e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, si stabilisce che i volontari possono al massimo espletare servizi di guardiania, custodia, biglietteria.

Considerato che in data 3 febbraio scorso il Prefetto di Pisa ha convocato – su richiesta del sindaco Filippeschi – le istituzioni preposte al governo e alla tutela del patrimonio storico-artistico del territorio (Comune, Provincia, Soprintendenza BAPSAE), nonché i rappresentanti della Direzione del Lavoro, dell’Azienda USL 5, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’INAIL, dell’Università, della Scuola Normale Superiore e dell’Arcidiocesi.

Considerato che lo scopo di tale incontro era quello di “valutare quali iniziative assumere per contenere i danni al patrimonio storico artistico monumentale, in un’ottica collaborativa che impegni tutti gli organismi utili allo scopo”. Considerato altresì che al tavolo era stato convocato anche il presidente dell’Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani, al quale si è chiesto di istituire “una Sezione specializzata di volontari di pronto intervento”, pronta a monitorare lo stato del degrado e a intervenire laddove necessario.

Considerato il verbale sottoscritto il 3 febbraio presso la Prefettura al termine del suddetto incontro.

Tenuto conto che le attività di volontariato anche nel campo dei Beni Culturali costituiscono un patrimonio fondamentale di passione e di impegno civico, e che occorre adottare ogni sforzo per ottenere un giusto equilibrio tra professionismo e volontariato, che tenga conto delle esigenze e delle legittime aspettative di chi per professione si trova ad operare in un settore già in difficoltà in tutto il Paese, anche a causa dell’assenza negli ultimi decenni di adeguate politiche culturali e occupazionali.

Tenuto conto delle osservazioni avanzate rispetto alla intesa siglata in Prefettura da numerose associazioni professionali – ANA – Associazione nazionale Archeologi, Associazione culturale Artiglio, ARCH.I.M. – Archivisti in Movimento, GBeA – Giovani Bibliotecari e Aspiranti, St.Art.I.M. – Storici dell’Arte in Movimento, La Ragione del Restauro – e non solo.
Il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta   

a chiedere al Prefetto la sospensione immediata dell’attuazione dell’intesa siglata lo scorso 3 febbraio;

a chiedere la convocazione l’apertura di un tavolo di confronto permanente sia con i soggetti istituzionali presenti all’incontro del 3 febbraio sia con le associazioni professionali e le forze civili interessate a salvaguardare il patrimonio monumentale della città e del suo territorio, per costruire politiche locali di lunga durata sostenibili per i Beni Culturali e per i professionisti che se ne occupano.

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