Studenti e lavoratori in piazza, la cronaca della giornata di sciopero

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Studenti e lavoratori in piazza, la cronaca della giornata di sciopero
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Diversi cortei e presidi in città, attimi di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine all’aeroporto Galilei e davanti al palazzo della Provincia ma nessun incidente

Studenti e lavoratori in piazza per la giornata di sciopero sociale indetta dai sindacati di base e dalla Fiom-Cgil. Gli studenti medi si sono dati appuntamento in piazza Guerrazzi intorno alle 8.30 per protestare contro la “Buona scuola” del governo Renzi e sono partiti in corteo, sul ponte della Fortezza sono stati raggiunti dai colleghi provenienti da altre scuole. Un gruppo di studenti del liceo scientifico Buonarroti si è diretto verso la sede della Provincia, dove ci sono stati momenti di tensione con le forze dell’ordine che presidiavano l’ingresso della struttura. Sono volati spintoni ed è partita una carica per impedire l’ingresso: ad essere colpiti alcuni studenti che però non hanno riportato ferite gravi. I manifestanti hanno chiesto ed ottenuto di poter incontrare il dirigente del servizio scuole della Provincia Genoveffa Carluccio.
La giornata di mobilitazione è cominciata però all’alba, quando i netturbini di AVR hanno dato vita ad un picchetto davanti ai cancelli dell’azienda a Ospedaletto. Picchetto smobilitato in seguito per spostarsi poi all’aeroporto Galilei, dove gli addetti AVR si sono aggiunti ai lavoratori delle ditte appaltatrici di Sat. Presenti i lavoratori della Sodexo, della GB srl e i facchini. Nel piazzale dell’aeroporto bandiere dei Cobas e striscioni che inneggiavano allo sciopero contro il “contratto multiservizi”. “I facchini dell’aeroporto scioperano con i Cobas – si legge nel volantino tradotto anche in inglese, visto che molti addetti al facchinaggio sono di origine filippina – per impedire i licenziamenti e accrescere l’occupazione, per ottenere condizioni di vita dignitose con salari adeguati e senza peggioramenti della condizione lavorativa e per impedire appalti al ribasso con tagli occupazionali e salariali”.
Anche all’aeroporto la tensione è salita quando i lavoratori, dietro lo striscione che recitava “Bloccare oggi per non subire domani”, hanno forzato il cordone delle forze dell’ordine che bloccava l’accesso al terminal. I manifestanti sono entrati ed hanno proseguito la protesta all’interno dell’aeroporto, chiedendo un incontro con i rappresentanti di Sat per discutere della situazione globale degli appalti.
“Leggiamo sui giornali che Sat aumenta i profitti, vogliamo che questi profitti siano redistribuiti” hanno affermato i manifestanti ai megafoni, “Sat è responsabile delle criticità dei lavoratori dell’aeroporto”. ”Sat partecipa al tavolo istituzionale ma solo per quanto riguarda la vertenza GB srl e l’appalto Europcar – hanno spiegato i lavoratori – vogliamo incontrare l’azienda per discutere di tutto il sistema degli appalti”. Un dirigente della Polizia si è fatto portavoce delle richieste dei lavoratori e il responsabile del personale di Sat ha avuto un colloquio con i manifestanti. Sat ha acconsentito ad aggiungere la questione all’ordine del giorno dell’incontro previsto con i vertici della Provincia.
Intorno alle 12 si è formato un corteo che ha raggiunto la zona del Galilei nella quale si trovano gli autolavaggi, al termine del quale è stato occupato una struttura all’interno della quale i lavoratori hanno indetto un presidio permanente.

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