190 milioni di euro per la nuova base a Coltano: il quadro economico sia reso pubblico

Consigliamo a tutte e a tutti di guardare l’ottimo servizio di Andrea Lattanzi per Repubblica sul progetto della nuova base militare a Coltano.

Ci sono tante ragioni per cui vale la pena farlo, a partire da quanto dichiara il Presidente del Parco intervistato dal giornalista: innanzitutto, che la spesa prevista è di 190 milioni di euro e che la conosce perché ha visto il progetto! Questo conferma quanto diciamo ormai da diversi giorni: che l’ente sapeva e che ha il quadro economico del progetto. Non solo: il parco sapeva perché aveva ricevuto la documentazione dalla Regione, che gli aveva chiesto ufficialmente di esprimere un parere. Come fa in questo quadro lo stesso presidente Bani a dire che sembrava che l’autorizzazione fosse stata “messa da parte”, “sospesa”? Da quando in qua queste cose “sembrano”?

E ancora, che credibilità ha Presidente Giani nel momento in cui dichiara di essere venuto a conoscenza di “questa scelta semplicemente come tutti noi abbiamo saputo”?

Per quanto tempo ancora dovremo venire a conoscenza delle cose solo grazie al nostro lavoro di indagine? E’ incredibile e inaccettabile che rappresentanti delle istituzioni tengano le notizie in un cassetto, dando le informazioni solo un pezzo alla volta e quando di fatto sono diventate dei segreti di Pulcinella. Questo per noi è mancanza di rispetto nei confronti della comunità.

Il progetto e il quadro economico devono essere resi pubblici, perché è diritto della cittadinanza conoscere quanto avviene sul suo territorio e valutare come si intendono impiegare risorse che ci sono perché esistono le tasse, anche quando arrivano dall’Europa. E’ diritto della cittadinanza anche opporsi e proporre alternative. Quanto dovremo ricordare che si tratta di diritti sanciti dalla normativa comunitaria e italiana? E che perché possano essere esercitati si deve garantire la massima trasparenza e partecipazione, anch’esse garantite per legge?
In questo caso particolare, poi, l’entità della spesa prevista è addirittura inquietante. Per che cosa in dettaglio si prevede di utilizzarla? Gli elementi che ci è dato conoscere ad oggi sono ancora troppo pochi.

Sappiamo comunque che, mentre si vogliono spendere 190 milioni per la guerra, in questa città mancano le risorse per le scuole, tanto che si cercano container per sostituire aule inadeguate, e per le case popolari, a fronte di centinaia di famiglie in difficoltà e sotto sfratto. E tutto questo senza contare gli investimenti di cui avrebbe bisogno il parco, che invece viene mangiato un pezzo alla volta da infrastrutture militari.

Imbarazzanti nel servizio anche le dichiarazioni di Ylenia Zambito, del PD, e del Colonnello Giulio Duranti Comandante Provinciale dei Carabinieri di Pisa. La prima non sapendo forse che dire cerca di far ricadere tutto sul Presidente del parco mentre il secondo dimostra da un lato di non conoscere le tematiche ambientali e dall’altro, cosa ben più grave, di non tenere nel dovuto conto la legge: com’è possibile dire che un parco boccia un progetto semplicemente perche si trova a doverlo bocciare per ragioni giuridiche, come se la legge fosse un mero impiccio?

Infine, con quale faciloneria Giani afferma che sarà possibile trovare nell’area pisana siti più idonei?
Quale credibilità hanno le affermazioni di tutti questi attori?

Noi ribadiamo con chiarezza che siamo contrari a questa base in qualsiasi collocazione: le risorse devono essere spese per le scuole che a Pisa cadono a pezzi, per le case popolari che mancano, per tutelare il parco e tutto il territorio. Sono scelte politiche, che ognuno le faccia e se ne assuma la responsabilità senza cercare di prendere in giro la cittadinanza.

Una città in comune

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