Le nostre osservazioni sull’ennesimo centro commerciale nel quartiere di Cisanello

Adozione Piano Attuativo per la realizzazione di nuovo edificio commerciale e fabbricato residenziale e opere di urbanizzazione in Pisa Via Luzzato – Scheda Norma 5.1/B, U.M.I. 1 e U.M.I. 2 – Via Luzzato – San Cataldo proprietà UNICOOP FIRENZE S.C.

La Giunta ha adottato la delibera di approvazione del Piano Attuativo, proposto da Unicoop Firenze, il 26 di Luglio, di conseguenza il periodo per le osservazioni, che in questo caso sono veramente l’unica possibilità di partecipare visto che il provvedimento non passerà dal Consiglio Comunale, si è svolto nel pieno delle ferie estive.

Il 25 Agosto infatti sono scaduti i termini per le osservazioni e noi abbiamo presentato queste, perché di questo progetto non condividiamo nulla sia nella sostanza che nella forma. Noi siamo al fianco di tutti quei cittadini che sono stufi di cementificazioni utili solo ai proprietari dei terreni e che non portano alcun beneficio alla qualità della vita nei quartieri, e cercheremo di fermare questo progetto chiedendo, anche direttamente al proponente (Unicoop), di rivederlo completamente, mettendo al centro un’idea di città fatta di persone, e non di consumatori.

 

Osservazione n. 1

In relazione a quanto in oggetto, e premesso che:

– l’area in questione rappresenta una porzione sensibile, per la sua posizione, per le sue caratteristiche e per le tipologie urbane che la circondano, del quartiere di Cisanello;
– il quartiere è già ampiamente dotato di punti vendita di media e grande distribuzione (sette nel raggio di un chilometro!), di conseguenza la previsione costruirne uno ulteriore non corrisponde certo ad una esigenza della città ma di mera valorizzazione fondiaria speculativa;
– il quartiere, per scelte unanimemente ritenute sbagliate della pianificazione dei decenni scorsi, è attraversato da arterie urbane ad alto scorrimento che creano cesure urbane, pericolo, inquinamento acustico e atmosferico: questa previsione, invece che mitigare tali errori del passato, non farebbe altro che attrarre nuovi flussi automobilistici in una situazione già pesantemente gravata dal traffico di attraversamento e di penetrazione.
– l’area in questione rappresenta un piccolo polmone verde tra lotti ampiamente impermeabilizzati (Coop Cisanello, complesso Concetto Marchesi, Finanza, CNR, residenze..), ancor più prezioso perché i lotti confinanti sono stati o sono tuttora oggetto di attuale edificazione (Finanzia e residenza studentesca), utile non solo a garantire qualità estetica e ecologica, ma anche ad erogare servizi indispensabili per la città come la mitigazione della calura estiva e la permeabilità e il parziale accumulo delle acque piovane.
– Il progetto presenta numerosi punti critici, alcuni segnalati, come il problema dello smaltimento delle acque reflue (parere temporaneo di Acque Spa) e il rapporto di copertura della parte commerciale (non rispettato), altri non presi in considerazione, come, appunto, l’impermeabilizzazione dei suoli, l’aumento dell’effetto “isola di calore” estivo, l’aumento del traffico veicolare in una zona sensibile come quella vicina ad un importante complesso scolastico.

Riteniamo che questo aumento di carico urbanistico e questa perdita di qualità urbana, siano in questo caso associate anche ad una perdita di occasione per migliorare il quartiere, nel senso di dargli maggiore organicità, vivibilità tramite servizi di prossimità e una progettazione maggiormente integrata, cosa del tutto assente.

Ma ancor di più riteniamo assurdo che tutto questo sia previsto per far posto ad un ennesimo centro commerciale di cui non c’è, ribadiamo, alcun bisogno.

A tutto questo si aggiunge il fatto che il progetto non è stato condiviso in alcun modo con la popolazione, la fase obbligatoria delle osservazioni ha coinciso con il mese di Agosto, non certo il massimo per favorire la partecipazione, e non è stata data alcuna comunicazione delle modalità di presentazione delle stesse: nel sito del Comune, infatti, non se ne trova traccia in palese contraddizione del principio di trasparenza e di quanto disposto dall’art 111 della LR n.65 del 2014 e di quanto indicato nella stessa delibera di adozione. Lo stesso dicasi per l’invio ai capigruppo consiliari, mai avvenuto, in palese con quanto disposto dall’art. 125 del “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” – T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni, citato anch’esso nella delibera di adozione.

In ragione di quanto sopra, chiediamo alla Giunta del Comune di Pisa di non approvare il Piano Attuativo così come presentato, revocare la delibera di adozione,
e concordarne una profonda revisione col proponente al fine di:
– aumentare la superficie permeabile,
– prevedere, al posto di una nuova struttura di vendita di media distribuzione, servizi davvero utili al quartiere, individuati anche con modalità partecipative;
– limitare il carico urbanistico a quanto sostenibile dalle infrastrutture presenti, senza dover ricorrere ad impianti di smaltimento ad hoc, la cui gestione poi rappresenta un rischio costante e duraturo;
– prevedere soluzioni alternative per l’attraversamento ciclopedonale di via Nenni – Via Luzzato in sicurezza,
– integrare maggiormente il progetto con tutto il comparto compreso tra Via Valgimigli, Via Luzzato, Via Garibaldi, con particolare riferimento alle aree verdi e alla mobilità ciclopedonale,
– garantire un maggior coinvolgimento degli abitanti del quartiere.

 

Osservazione n. 2

In relazione a quanto in oggetto,

Si osserva che la competenza non può essere della Giunta Comunale in quanto vi è una palese violazione della LR n.65 del 2014

La delibera stessa cita il 1° comma dell’art. 108 della LR n. 65 del 2014. che si riporta per completezza di informazione:
“Art. 108 – Consorzi per la realizzazione dei piani attuativi
1. Per la realizzazione degli interventi dei piani attuativi di cui all’articolo 107 per i quali è ammessa l’iniziativa privata, i proprietari rappresentanti la maggioranza assoluta del valore dei beni ricompresi nel relativo perimetro, calcolata in base all’imponibile catastale, previo invito degli altri proprietari, hanno titolo a costituire il consorzio per la presentazione al comune della proposta di piano attuativo, comprensiva dello schema di convenzione relativo alla realizzazione dell’intervento. Il comune informa tempestivamente i proprietari non aderenti al consorzio della presentazione della proposta, ai fini dell’eventuale sottoscrizione della medesima previa adesione al consorzio. ”

Da quanto sopra si desume che il soggetto proponente non ha la totalità delle proprietà, ma una parte risulta del Comune di Pisa (particella n°1003).

Ne consegue che la decisione di alienare o di partecipare al piano di lottizzazione o di comparto spetta al Consiglio Comunale.

Pertanto si chiede la revoca della delibera.

 

Osservazione n. 3

In relazione a quanto in oggetto,
Ai sensi dell’art 111, della LR n.65 del 2014 “approvazione dei piani attuativi il terzo come prescrive che:
“Dopo l’adozione da parte del comune, il piano attuativo è trasmesso alla provincia o alla città metropolitana, è depositato per trenta giorni dalla data di pubblicazione del relativo avviso sul BURT ed è reso accessibile anche sul sito istituzionale del comune. Entro e non oltre tale termine, chiunque può prenderne visione e presentare osservazioni.”

La stessa legge regionale individua nell’organo istituzionalmente deputato il Comune, che non può essere che il Consiglio Comunale.

Pertanto si chiede la revoca della delibera.

 

Osservazione n. 4

In relazione a quanto in oggetto,
Nel piano adottato dalla Giunta, è stata introdotta un nuova previsione di rotatoria su via Luzzato, assente nelle tavole di Regolamento Urbanistico.
Trattasi una variazione su gli effetti complessivi della viabilità di particolare rilevanza, che non può essere oggetto di approvazione di specifico piano attuativo.

Pertanto si chiede la revoca della delibera.

 

Osservazione n. 5

In relazione a quanto in oggetto,

Riteniamo che la fase partecipativa del procedimento sia stata particolarmente deficitaria, in palese violazione delle norme nazionali e regionali che garantiscono trasparenza e partecipazione negli atti della pubblica amministrazione. In particolare il procedimento, oltre a far coincidere il periodo delle osservazioni con il mese di Agosto, ha visto le seguenti mancanze:
– non è stata data alcuna comunicazione delle modalità di presentazione delle stesse: nel sito del Comune, infatti, non se ne trova traccia in palese contraddizione del principio di trasparenza e di quanto disposto dall’art 111 della LR n.65 del 2014 e di quanto indicato nella stessa delibera di adozione;
– non è stata resa disponibile la documentazione in formato digitale: al link indicato nella stessa deliberazione, non si trova traccia della documentazione relativa al piano attuativo;
– non è stato effettuato l’invio della delibera ai capigruppo consiliari, in palese con quanto disposto dall’art. 125 del “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” – T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 18.08.2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni, citato anch’esso nella delibera di adozione.

In ragione di tutto questo, si chiede l’annullamento del procedimento, o comunque la riapertura della fase delle osservazioni ottemperando agli obblighi di legge che garantiscono la partecipazione dei cittadini.

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