Il sindaco Conti e la sua maggioranza affondano sul bando per l’integrazione all’affitto

Pisa: martedì 11 settembre 2018 in Consiglio comunale il primo cittadino ha guidato la destra al voto contrario, senza neppure un intervento per spiegare la propria posizione, sulla mozione presentata dal nostro gruppo consiliare in cui si chiedeva la riapertura dei termini per la presentazione delle domande per questo bando alla luce della recente ed importate sentenza della Corte costituzionale. Sentenza che ha ritenuto incostituzionale i requisiti legati alla residenza per accedere a questi servizi.

Il buon senso e una minima conoscenza amministrativa avrebbero dovuto portare la maggioranza e il sindaco ad aver già disposto questo provvedimento che è un banale adeguamento alla normativa. Invece, sbandierando la demagogica propaganda del “prima gli italiani”, Conti e la Lega pisana, hanno bocciato la nostra mozione.

Nella giornata di mercoledì 12 settembre, però, arriva la brutta sorpresa per Conti che è costretto a scoprire di non essere al di sopra della Corte Costituzionale: il dirigente dell’ufficio casa del Comune di Pisa ha, infatti, pubblicato un provvedimento in cui, dovendosi obbligatoriamente adeguare a quanto contenuto nella sentenza della Corte, vengono riaperti i termini per la presentazione delle domande per partecipare al bando. Esattamente quello che era scritto nella nostra mozione.

Ciò dimostra da un lato come dall’ opposizione se si hanno idee e proposte si può essere incisivi e determinanti e dall’altro come Conti e la sua maggioranza abbiano una idea distorta di come si amministra una città, rischiando anche di esporre le casse comunali a veri rischi, viste le centinaia di ricorsi che sarebbero arrivati contro il Comune qualora il bando fosse rimasto tale e quale.

Siamo davanti ad una destra ideologica ed ottusa incapace anche di leggere i documenti e le norme. Abbiamo dimostrato che avevamo ragione e che la nostra mozione e rivendicazione erano giuste, siamo però preoccupati perché la riapertura dei termini per la presentazione della domande è appena fino al 21 settembre e, senza una informazione adeguata il rischio è che chi ha il diritto non sia messo in condizione di poterlo esercitare. Ci impegneremo anche su questo punto, contro una Lega che prova a “rileggere” a proprio uso e consumo le norme e leggi vigenti.

Diritti in comune: Una città in comune – Partito della Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

Condividi questo articolo

Lascia un commento