30 anni fa la tragedia del Moby Prince in cui morirono 140 persone: chiediamo verità e giustizia

Oggi 10 aprile, noi, uomini e donne di Una Città in Comune, vogliamo chiedere a voce alta verità e giustizia per le vittime dei Moby Prince. Sono passati 30 anni e ancora non è stata fatta luce su questo disastro immenso che ha colpito l’Italia intera.

Il Moby Prince è una vergogna di stato, una ferita che non si potrà rimarginare, finché non si saprà che cosa è successo quella sera nella rada del porto di Livorno. Una Città in Comune si unisce al dolore dei familiari delle vittime e a Loris Rispoli, l’anima del comitato che da trenta anni lotta per la verità.

Esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, mentre continuiamo a chiedere perché. Perché i soccorsi sono stati così lenti e disorganizzati e perchè il lungo iter processuale si è concluso senza alcun colpevole?

Vogliamo che la memoria resti vivida e vogliamo denunciare pubblicamente la giustizia negata per una vicenda avvolta ancora oggi da nebbia fitta e da ombre inquietanti, come le ipotesi del traffico di armi e di fatti legati alla criminalità.

Oggi, nella cerimonia del ricordo, noi saremo idealmente a Livorno, all’Andana degli Anelli, ad ascoltare i nomi delle persone che quella notte hanno perso la vita e a lanciare per loro una rosa in mare. Saremo idealmente insieme ai familiari delle vittime, per dire che non sono soli e che sono tanti e tante in tutto il paese che lottano e che chiedono verità e giustizia per le stragi impunite. Perché tutti noi siamo la 141° vittima di questa strage di stato. #noisiamo141

Una città in comune

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