Abbattiamo il manufatto, apriamo l’arco nelle mura

Era il 2017 quando il nostro gruppo consiliare riuscì a far approvare un ordine del giorno per riaprire la porta muraria che mettesse in comunicazione, a favore di pedoni e ciclisti, via Donadoni (a fianco del campo della Freccia Azzurra) con Le Gondole. Il nostro documento impegnava il Sindaco e la Giunta a “risolvere quanto prima il problema della proprietà delle aree in questione” e a “stanziare le risorse necessarie per il completamento dell’opera”

Sono passati 7 anni e la situazione è rimasta immutata. Anzi, la rete metallica che chiudeva provvisoriamente la porta muraria, è stata pian piano divelta da ignoti tanto che già un paio di mesi fa ne abbiamo segnalato la pericolosità. Non avendo avuto risposta alcuna, siamo tornati a richiedere un intervento appena una settimana fa, quando alcuni cittadini ci hanno avvisato che l’apertura era ormai completamente accessibile a piedi, e forse anche in bicicletta, ma anche a rischio dell’incolumità di chi avesse voluto attraversarla.

Oggi veniamo a sapere dai giornali che secondo l’assessore Dringoli il problema di questa riapertura sarebbe dovuto essenzialmente all’abbattimento di un manufatto (un ex magazzino?) attaccato alle mura che è in stato di completo abbandono e pericolante.

Per questo motivo abbiamo subito presentato un’interrogazione per chiedere:
• se si tratta di un manufatto abusivo in quanto attaccato alle mura storiche
• se esiste un provvedimento per il suo abbattimento e, nel caso, a quando risalga e perché non sia stato ancora effettuato
• a carico di chi sono le eventuali spese di abbattimento del manufatto
• come intende muoversi l’amministrazione comunale nel caso non vi sia ancora un provvedimento di abbattimento.

Non è accettabile che la Giunta Conti non risolva questa situazione che si protrae nel tempo, a fronte di una richiesta che da anni anche la cittadinanza e le associazioni portano avanti.

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