Acqua: la gestione pubblica che il PD e le destre non vogliono

Il Partito Democratico deve essere in forte imbarazzo, almeno a Firenze.

La sinistra aveva chiesto, in Palazzo Vecchio, di votare un ordine del giorno che chiedeva di affidare la gestione dell’acqua toscana a «una società unicamente partecipata dai Comuni per la gestione del servizio idrico integrato, che operi secondo i criteri delle aziende speciali senza scopo di lucro», o che almeno il Comune di Firenze si esprimesse per questa opzione.

Ci è stato chiesto di approfondire il tema. Così è stato fatto. Poi però il centrosinistra ha detto che non aveva le idee chiare sul futuro della gestione di un bene fondamentale quale è quello idrico… Quindi ha negato di lavorare per una multi utility che il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua denuncia essere il vero obiettivo della dismissione dei patti parasociali che si è votata in questi mesi nei diversi comuni che fanno parte di Publiacqua.

La battaglia per l’acqua pubblica passa dalla rinuncia a un modello che fa di un bene comune un’occasione di profitto, seguendo logiche di mercato che in questi anni ci hanno regalato disuguaglianza e ingiustizie.

Pretenderemo che i nostri comuni diano informazioni precise su quale sia la situazione. In queste ore stiamo depositando nei comuni di Firenze e Pisa interrogazioni e richieste di audizione nelle commissioni controllo enti partecipati.

Prendere in giro la cittadinanza e le forze consiliari non è accettabile. Chiediamo che le amministrazioni di centrosinistra e di destra escano allo scoperto!

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune gruppo consiliare comunale Firenze
Ciccio Auletta, gruppo consiliare Diritti in comune – Pisa (Una città in comune – Rifondazione comunista- Pisa Possibile)

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