Aeroporti, scontro sulle esternalizzazioni dei servizi a terra

venerdì
29 giugno 2018
Testata:
REPUBBLICA FIRENZE
Pagina:
II

La vertenza

La società disdetta gli integrativi aziendali i sindacati insorgono “Una ritorsione per il no al nuovo accordo”

Aeroporti, scontro sull’esternalizzazione dei servizi a terra. Toscana Aeroporti disdetta gli integrativi aziendali degli scali di Firenze e Pisa a partire dal 2019. E i sindacati si apprestano alle “procedure di raffreddamento”.
«Una ritorsione nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, dopo che il testo del nuovo accordo integrativo aziendale è stato bocciato dalla maggioranza dei dipendenti di Pisa e Firenze», denuncia Rifondazione comunista assieme a Possibile e Una città in comune. In realtà sarebbero i dipendenti pisani ad aver votato negativamente nel referendum. Il motivo?
Dall’azienda si fa presente che ogni scalo gode oggi di un propprio integrativo. E che quello pisano è superiore di circa il 20% rispetto a quello fiorentino. Si tratta dunque di arrivare ad un unico integrativo trovando un nuovo equilibrio. Che secondo Rifondazione sarebbe però «peggiorativo del precedente contratto e penalizzante per i precari».
Ma il vero scontro nasce dalla decisione di Toscana Aeroporti di esternalizzare l’attività di “handling”, cioè i servizi a terra degli scali. Una decisione con effetto dal primo luglio, nei confronti controllata al 100% Toscana Aeroporti Handling. Ma solo in via temporanea perché, secondo la Cgil, il vero progetto sarebbe quello di mettere poi in vendita la società di handling: «E il rischio è che questo sia solo l’inizio, altre attività potrebbero fare la stessa fine in futuro, senza nessuna garanzia per i lavoratori», dice Monica Santucci della Cgil. Un rischio “spezzatino” insomma che potrebbe abbattersi sui livelli occupazionali.
«L’obiettivo è l’ottenimento di forti risparmi sul costo del lavoro», sostiene ancora Rifondazione. «E dunque anche sui salari», aggiunge annunciando l’adesione al presidio indetto per oggi.

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