Aeroporti toscani: virata grillina Pisa da potenziare, Firenze a terra

giovedì
7 giugno 2018
Testata:
QN
Pagina:
17

Dossier al neo ministro Toninelli. Addio anche al tunnel della Tav

FIRENZE

OPERE considerate perni per lo sviluppo della Toscana, infrastrutture bloccate da trent’anni – rimaste imprigionate in polemiche velenose e finite talvolta anche in lunghi tunnel giudiziari – che stavano per spiccare il volo, ora rischiano di finire in archivo. Con uno stop che potrebbe essere per sempre. Non azzerare tutto per distruggere ma eliminare ciò che è inutile per favorire lo sviluppo sostenibile: è questo lo spirito con cui si sta completando il dossier che il Movimento 5 Stelle della Toscana, guidato dal capogruppo in consiglio regionale Giacomo Giannarelli, sta preparando per il nuovo ministro alle Infrastrutture e trasporti, il pentastellato Danilo Toninelli. Tra le opere più a rischio, in Toscana, ci sono il completamento del passante fiorentino dell’Alta Velocità (sottoattraversamento della città e stazione Foster), l’ampliamento dell’offerta del sistema aeroportuale PisaFirenze e la realizzazione dell’autostrada Tirrenica. «La nostra idea è costruttiva e non distruttiva, a tutela della salute e dell’interesse primario dei cittadini», dice Giannarelli mentre passa in rassegna i vari progetti e le motivazioni per cui non potranno quasi sicuramente ottenere il via libera dal governo. Quanto al sistema aeroportuale nel dossier dei 5 Stelle la proposta della Toscana è quella di potenziare ulteriormente lo scalo pisano: il «Galilei» dovrebbe diventare il polo attrattore di tutti i voli charter e di linea, mentre il «Vespucci» di Firenze dovrebbe fare carta straccia del masterplan di sviluppo che ne prevede una crescita a step successivi sino al 2029. Perché non è realizzabile l’ampliamento di Peretola? Nelle parole del presidente toscano dei penstastellati perché la pista di 2.400 metri non era stata prevista in nessun piano urbanistico, perché per attuare le 142 prescrizioni previste dalla commissione ministeriale sarebbe necessario un investimento gigantesco, già che prevede l’interramento dell’ultimo tratto dell’autostrada All Firenze-Mare e la realizzazione del lago di Peretola, solo per fare qualche esempio concreto.

QUINDI niente aeroporto a Firenze? «Certo che sì, un city airport per piccoli voli e voli privati che dev’essere messo in sicurezza, mantenendo la pista attuale e rispettando le prescrizioni del 2002 ancora valide ma mai attuate, a tutela della salute di tutti», spiega Giannarelli. Il sistema aeroportuale toscano, nel dossier dei 5 stelle, sarebbe tenuto in piedi da un rafforzamento della linea diretta ferroviaria Firenze-Pisa aeroporto: con treni frequenti e veloci.

QUANTO alla Tav, addio tunnel che attraversa nelle viscere Firenze e arrivederci anche alla stazione Foster. «L’Alta Velocità a Firenze c’è già, quel tunnel non è affatto necessario allo sviluppo della regione», spiega il consigliere regionale. «E’ già stato speso un miliardo per le opere propedeutiche ma siamo fermi al nulla: per garantire il migliore utilizzo del grande scavo nell’area degli ex Macelli a Firenze, conteremmo di poter lanciare un concorso di idee internazionale». Secondo i pentastellati nell’enorme catino scavato ad alcune centinaia di metri dalla Stazione di Santa Maria Novella non si potrà realizzare neppure l’hub per i bus che era stato ipotizzato con l’ultima revisione del progetto. «Basta con le idee butate lì, bisogna pensare a ciò che serve e a ciò che è utile veramente per i cittadini», incalza Giannarelli.

RIMANGONO tante questioni aperte: il termovalorizzatore già bocciato dal Consiglio di Stato, cui qualcuno – fra i quali il sindaco di Firenze Dario Nardella vorrebbe far riprendere quota dopo aver piantato il bosco nel parco della Piana, quale opera propedeutica per l’abbattimento delle emissioni, non vedrà mai la luce nel dossier pentastellato. Fine, morto, sepolto. Si parla di economia circolare, di riuso, di differenziata spinta all’ennesima potenza. Il bosco e il Parco servono per svelenire l’aria della Piana fiorentina per cui è stata aperta una procedura di infrazione dalla Comunità europea. Stessa infrazione commessa nella Piana di Lucca.

Condividi questo articolo

Lascia un commento