Da più di tre anni il nostro gruppo consiliare ha depositato una richiesta di argomento affinché il Consiglio comunale si occupi dell’impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini delle attività dell’aeroporto Galileo Galilei.
La giunta Filippeschi è diventata, infatti, “bravissima” in materia di gestione societaria, pacchetti azionari, concorrenza tra hub e rotte internazionali, ma non si cura dell’interesse di una buona parte della popolazione per quanto riguarda i disagi e i danni causati dal rumore e dalle emissioni degli aerei.
L’ultimo studio dell’Arpat certifica in parte quanto era già emerso dalle misurazioni degli ultimi anni e dalle segnalazioni degli abitanti, ovvero che alla crescita in termini numerici dello scalo aeroportuale- passeggeri, fatturato e occupazione – corrisponde una crescita anche delle cosiddette “esternalità negative”.
Ci era stato raccontato che gli interventi strutturali – arretramento della congiunzione tra le due piste, una traiettoria di decollo più “ripida”, etcc – avrebbero mitigato gli effetti di questa crescita. Purtroppo nulla di tutto questo è avvenuto perché evidentemente i vettori continuano a fare come più gli aggrada, e nessuno si può permettere di dire nulla a sua “Maestà” low cost.
Così accade che mentre qualcuno brinda per gli utili record, invece i lavoratori rischiano un pesante peggioramento delle loro condizioni di lavoro e di salario e i cittadini devono subire rumore e inquinamento atmosferico.
Siamo sicuri che si stia procedendo nella direzione giusta? Siamo sicuri che non si stia oltrepassato un limite nell’ equilibrio tra i diversi interessi e le diverse esigenze? Qual è il numero di voli sostenibile?
Vorremmo che il Consiglio comunale si facesse queste domande e desse una risposta ai soggetti interessati: ci sembra che di questo si debba occupare la politica nell’interesse del bene comune. Per questo solleciteremo nuovamente e con urgenza la richiesta di argomento da noi più volto proposto.
Nascondere la testa sotto la sabbia non serve, nemmeno per difendersi dal rumore.
Marco Ricci – Ciccio Auletta (Gruppo consiliare Una città in comune-Rifondazione Comunista)