Aggredito attivista WWF: fotografava gli abusi ambientali alle dune di Tirrenia

giovedì 3 luglio 2014, PaginaQfoto-distruzione-staccionata-Dune-di-Tirrenia-giugno2014foto-distruzione-staccionata-Dune-di-Tirrenia-giugno2014bisfoto-distruzione-staccionata-Dune-di-Tirrenia-giugno2014bis1foto-staccionata-Dune-di-Tirrenia-maggio2014foto-staccionata-Dune-di-Tirrenia-maggio2014bis

Aggredito attivista WWF: fotografava gli abusi ambientali alle dune di Tirrenia

“La riaffermazione della legalità nell’Oasi WWF delle Dune di Tirrenia è durata poco”. Con queste parole la storica associazione ambientalista denuncia un fatto grave che riguarda le dune di Tirrenia e un attivista del WWF, accaduto sabato 21 giugno.
“I soliti “ignoti” hanno distrutto tutto il lavoro mirato al ripristino della legalità che era stato realizzato a seguito del “ripristino ambientale” imposto dal Comune di Pisa nello scorso mese di aprile per rimettere in sesto i numerosi sbancamenti realizzati lungo il vialetto pedonale di accesso allo stabilimento balneare Hoasy, la demolizione di parte della duna sabbiosa e la creazione di numerosi parcheggi abusivi”, si legge in una nota del WWF.
“Tutte le staccionate poste a protezione dell’Oasi del WWF – prosegue la nota – sono state completamente distrutte ma, fatto ancora più grave, un attivista del WWF che si apprestava a documentare i danni prodotti all’interno dell’area protetta, è stato oggetto di una aggressione da parte di uno dei gestori dello stabilimento balneare il quale, per impedire che venissero effettuate fotografie della situazione che si era venuta a creare dopo gli atti vandalici a danno dell’Oasi, lo ha inseguito gridandogli di non farsi mai più vedere nei paraggi e, afferrandolo violentemente per la mano destra gli ha provocato la frattura del pollice”.
Roberto Dell’Orso, l’attivista aggredito, racconta quanto gli è accaduto: “Dopo il ripristino delle staccionate, avvenuto ad aprile, a metà giugno improvvisamente queste sono state divelte e a stretto giro è ripartito l’utilizzo improprio dell’area, addirittura come parcheggio abusivo. Mi sono quindi diretto sul posto per fare delle foto, ma uno dei gestori appena mi ha visto mi ha ricorso e aggredito, procurandomi una frattura al pollice. Ora ho la mano ingessata e dovrò tenerla così per 28 giorni”.
Dell’Orso afferma quindi che di aver sporto denuncia ai Carabinieri e di aver anche presentato un esposto al Parco, allegando la documentazione fotografica prodotta dalla polizia municipale.
Su questa vicenda il WWF chiede chiarezza e inflessibilità alle istituzioni: “Che intervengano immediatamente per riaffermare la legalità all’interno dell’Oasi WWF, transennando l’area oggetto degli interventi di distruzione della zona retrodunale e della macchia mediterranea, in attesa di individuare il responsabile, anche per prevenire ulteriori reati e possibili utilizzi impropri delle aree non più protette dalle staccionate”.

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