Al coro bipartisan per multiutility e pista di Peretola diciamo no: la via per la Toscana è un’altra

Nell’intervista rilasciata dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, e nel dibattito che ne è scaturito in questi giorni non vediamo un cambio di rotta rispetto ad un modello di sviluppo fallimentare e ad altissimo impatto ambientale. Tutt’altro: c’è un’accelerazione di alcuni processi che contestiamo da anni.

In primo luogo l’esponente del Pd rilancia una multiutility regionale, schiacciando l’acceleratore affinché venga realizzata nel 2022: si tratta di un progetto che da sempre contrastiamo perché rientra nel modello di gestione dei servizi che in questi anni ha provocato un aumento delle tariffe, un peggioramento dei servizi e delle condizioni di lavoro, ed enormi profitti per i colossi privati.
L’idea della multiutility è tutta interna ad una logica di concorrenza e privatizzazioni che in questi mesi il Governo sta portando avanti a tappe forzate e che centrosinistra e centrodestra sostengono in maniera bipartisan, calpestando ancora una volta la volontà espressa con fermezza dalla maggioranza del popolo italiano con il referendum del 2011. Non è un caso che il Presidente di Confindustria Toscana abbia da subito sostenuto questo rilancio del sindaco del Pd.

In secondo luogo, per quanto concerne la questione dello sviluppo del sistema aeroportuale toscano, il coro di commenti che parlano di un cambio di rotta del sindaco di Firenze costituisce solo una cortina fumogena, anche in questo caso non casualmente bipartisan, che si basa su una caricaturale discussione campanilistica utile a nascondere il cuore delle scelte che i diversi attori in gioco stanno portando avanti. E, pertanto, utile a nascondere anche il cuore dell’intervista a Nardella. L’obiettivo vero è il rilancio del progetto della nuova pista di Peretola che, nonostante sia stato bocciato dal Consiglio di Stato, verrà riproposto, come spiega Nardella, “nel nuovo masterplan che a breve Toscana Aeroporti dovrebbe presentare con le modifiche necessarie a superare la bocciatura del precedente progetto”.
Anche in questo caso si rilancia un modello di sviluppo che prevede una grande opera devastante per ambiente e territorio, che multinazionale ed industriali con sostegno di Pd e Lega provano in tutti i modi a realizzare.

Riteniamo quindi molto preoccupanti le dichiarazioni di Nardella e il suo programma politico sia per quanto riguarda la gestione dei servizi con la multiutility, sia per il rilancio della pista da 2400 metri di Peretola; sono progetti a cui continueremo ad opporci in quanto rispondono alle logiche delle politiche liberiste che penalizzano i cittadini e le cittadine e distruggono il territorio.

Da anni indichiamo con le nostre proposte una via diametralmente opposta e non ci fermeremo sicuramente davanti al coro bipartisan. La via maestra è quella di mantenere pubblici i servizi pubblici, investendo su di essi e uscendo dalla logica della privatizzazione e del sistema misto pubblico-privato. La via maestra è quella di mantenere e migliorare da un punto di vista ambientale e agro-ambientale la piana fiorentina. La via maestra, infine, è partire dalla cura delle risorse ambientali del territorio per avere un’economia sostenibile e resiliente.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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