Alloggi per studenti nell’ex convento Paga anche il Comune

NAZIONE PISA Pagina: 9

Alloggi per studenti nell’ex convento Paga anche il Comune

SI RISOLVE per il momento il tira e molla per Santa Croce in Fossabanda. La spuntano, per ora, gli studenti, che ottengono dal comune, proprietario dell’ex convento, una nuova residenza universitaria. Per quattro anni, questo luogo storico tamponerà l’emergenza abitativa dei tanti studenti fuori sede che scelgono Pisa per la loro formazione universitaria. La pro posta arriva dall’assessore al patrimonio Andrea Serfogli: «Abbiamo deciso – spiega di offrire l’immobile a disposizione degli studenti per i prossimi quattro anni. Prevediamo una concessione temporanea al Dsu previo il pagamento di un canone di mercato annuo di oltre 200 mila giuro che potrà essere diviso fra i tre enti interessati con l’azienda per il Diritto allo studio universitario che verserà 95mïla euro e Comune e Università la rimanenza». Il Comune, in sostanza, proprietario del bene, contribuirà anche all’affitto. «I soldi – spiega Serfogli – serviranno per l’emergenza abitativa, l’edilizia scolastica e il trasporto degli studenti con disabilità. Ho già dato mandato agli uffici di predisporre gli atti e portare la delibera in Consiglio Comunale entro fine gennaio».
PORTERA il caso alla Corte dei Conti il consigliere comunale di Forza Italia Riccardo Buscemi: «Ho chiesto l’immediata convocazione della Quarta Commissione per conoscere i dettagli dell’operazione. Faccio comunque presente che è il Consiglio Comunale, e non la Giunta, il soggetto competente ad eventualmente deliberare l’operazione. A meno che il sindaco consideri il voto favorevole del Consiglio Comunale solo una semplice formalità. Inoltre -prosegue Buscemi -, trovo paradossale che al pagamento del canone annuo di 200.000 euro debba concorrere lo stesso Comune di Pisa, proprietario della struttura. E assurdo che il complesso di Santa Croce in Fossabanda, restaurato per diventare struttura ricettiva e turistica, possa diventare residenza studentesca e mensa per l’incapacità dell’amministrazione comunale di sottrarsi alle pressioni di Regione, Università e componente di estrema sinistra che sostiene Filippeschi. Ci sono offerte di acquisto per 6 milioni di euro che non vengono considerate. Si configura un danno erariale». Dura anche SinistraPer: «Pur apprezzando che la trattativa stia giungendo a una conclusione positiva, ne critichiamo i termini».

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