Alta tensione

NAZIONE PISA Pagina: 1-5

Alta tensione

UNA giornata articolata, o «complessa», come afferma qualcuno, per Pisa. Con tensioni in vari punti della città. Sciopero «sociale» indetto dai Cobas e dal sindacalismo di base e cortei che si sono conclusi con tre poliziotti del nucleo antisommossa di Firenze contusi (uno è stato accompagnato al pronto soccorso) e due manifestanti leggermente feriti. Tre, in particolare, i punti in cui gli agenti hanno respinto i dimostranti che volevano entrare all’interno di altrettanti edifici. All’aeroporto, dove si sono dirette circa cinquanta persone che, dentro l’aerostazione, controllate da un massiccio servizio d’ordine, hanno urlato slogan contro la Sai, la società di gestione. Nessun problema per i passeggeri. Raduno che si è sciolto solo quando è stato promesso, attraverso il direttore delle risorse umane, un tavolo convocato dalla Provincia per discutere le condizioni di lavoro dei facchini e degli altri dipendenti delle cooperative di servizio. E proprio davanti a Palazzo di piazza Vittorio si è diretto un altro ramo del corteo. Nel mirino, i tagli alle scuole e il futuro della formazione dopo la rivoluzione delle Province stesse. «Qui due ragazzi del Casp, collettivo autonomo, sono rimasti feriti in modo leggero – racconta Antonio Piro dei Cobas Provincia. Al liceo Buonarroti, hanno raccontato gli studenti, ci sono problemi con il riscaldamento e le aule hanno carenze strutturali». Un incontro con l’amministrazione provinciale è stato fissato a metà settimana prossima. Terzo punto più `caldo’, gli sportelli provinciali del lavoro. Chiusi, in parte i lungarni, con il traffico rallentato in tutto il centro. Alcuni manifestanti si sono fermati in ponte di mezzo con gli striscioni. «Officina-UdS Pisa – scrive – è scesa in piazza con gli studenti medi che hanno rivendicato il loro diritto a un futuro non precario, allo studio, a non essere sfruttati ma tutelati e a poter scegliere liberamente il proprio mestiere. In più di 300 hanno bloccato ponte della Fortezza avviando un’assemblea divisa in gruppi discutendo di jobs act, legge di stabilità, piano scuola, diritto allo studio e piano casa». Le forze dell’ordine non escludono provvedimenti se saranno dimostrate responsabilità.
DISAGI alla viabilità anche al raccordo della superstrada, nei pressi dell’aeroporto. Alla mensa universitaria, Uds, Sinistra per e gli universitari dell’area umanistica, hanno «rivendicato il diritto a un accesso all’insegnamento libero e non vincolato alle restrittive magistrali abilitanti contenute nel piano scuola». Con i Cobas hanno denunciato «le condizioni critiche in cui versa oggi il Diritto allo studio». In serata, street parade promossa dal Municipio dei Beni comuni, network di associazioni della sinistra di base.

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