L’ennesima notizia di malaffare legata alle grandi opere pubbliche questa volta coinvolge
direttamente la nostra città e in particolare la realizzazione del People Mover.
Non ne siamo particolarmente stupiti perché troppo spesso gli appalti per la realizzazione di questi interventi rivelano una connessione stretta con la corruttela e l’illegalità.
E nel caso specifico ci stupisce ancora meno perché nel caso del People Mover al centro delle indagini che hanno portato agli arresti ci sono due figure centrali della Sintel Engineering, la società a cui è stata affidata la direzione dei lavori. Si tratta di Giandomenico Monorchio, imprenditore e figlio dell’ex-ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio, fondatore della società, e Giuseppe De Michelis, dipendente della Sintel ed ex-direttore dei lavori del People Mover.
Un anno fa quando scoppiò il “caso” della lettera di De Michelis a seguito della sua rimozione dall’incarico, ponemmo all’interno della Seconda Commissione di Controllo e Garanzia il problema delle pesanti criticità legate alla Sintel.
Infatti da una approfondita inchiesta fatta dall’Espresso nel marzo del 2015 si ricostruiva bene il meccanismo di assegnazione dei lavori a questa società e il suo sistema di “protezioni”, evidenziando anche i disastri fatti nelle zone dove aveva operato.
Come ricostruisce quell’inchiesta: “La Sintel ha progettato il laboratorio del centro sperimentale dell’Anas a Cesano e l’impiantistica per il nuovo palazzo del cinema di Venezia, mai realizzato ma costato 37 milioni di euro. Nel settore strade, Monorchio ha avuto la Torino-Novara dalla Sina del gruppo Gavio. A Sud ha diretto i lavori del macrolotto 6 dell’A3 per conto di Impregilo-Condotte. In entrambi i casi, le opere sono andate avanti fra ritardi e spese fuori controllo. Anche peggio è finita sulla Palermo-Agrigento, con lo smottamento del viadotto Scorciavacche”.
Di cosa dovremmo quindi stupirci?
Il problema per noi è anche politico e riguarda sia le motivazioni che hanno portato all’assegnazione della direzione dei lavori del People Mover ad una società con questo curriculum, sia perché non abbia funzionato in questi anni di lavori il sistema dei controlli da parte del pubblico sugli appalti e subappalti.
Mentre la giustizia farà il suo corso, la politica e chi ha governato questi processi devono delle risposte chiare. Siamo da sempre al fianco dei movimenti sociali e delle associazioni ambientaliste che provano a contrastare le grandi e spesso inutili opere e tutto ciò che si portano dietro.
Continueremo alla luce di quanto accaduto a portare avanti la nostra battaglia dentro e fuori il consiglio comunale con ancora maggiore determinazione e rigore.
Una città in comune
Partito della Rifondazione Comunista