Antenna del CEP: nessuna trasparenza da parte della Giunta mentre si tutelano gli interessi privati

La Giunta Conti chiude accordi con i privati a scapito dell’interesse pubblico e tenendo all’oscuro la cittadinanza, che continua a pagare la propaganda senza fine della destra su ogni argomento.

Il caso dell’antenna al CEP è esemplare perché costituisce un modello di quanto sta già avvenendo in tutta la città.

Gli abitanti del quartiere si sono visti spuntare un’antenna della Iliad da un giorno all’altro sotto casa in via Tiziano Vecellio. Poi, alle loro prime rimostranze, hanno visto arrivare un baldanzoso sindaco con codazzo di partito che ha scaricato le responsabilità su un dipendente del comune assente in quel momento, e che quindi non poteva difendersi, promettendo che quell’antenna sarebbe sparita.

Dopodiché l’amministrazione ha combinato un vero e proprio pasticcio e Iliad ha fatto ricorso al TAR vedendosi dare ragione.

A quel punto non solo è sparita la baldanza, ma è proprio scomparso il sindaco, che di fatto non ha mai più risposto alle domande degli abitanti del quartiere e alle richieste di incontro.

E la ragione è semplice: l’amministrazione trattava con Iliad un accordo capestro nelle segrete stanze. Tra Natale e Capodanno lo abbiamo scoperto e reso pubblico: circa 100mila euro passeranno dalle casse del Comune a quelle di Iliad.

Poi sì, l’antenna sarà spostata: dall’angolo tra via Tiziano Vecellio e via dell’Argine in… via Tiziano Vecellio! Uno spostamento insomma di qualche decina di metri: una rivoluzione per il bene della comunità!

Ma non è finita qui: nell’accordo c’è un vero e proprio piano delle antenne Iliad che investe tutta la città, con cui il Comune autorizza 6 altre postazioni.

La cittadinanza viene beffata, il profitto del privato viene garantito addirittura in nome dell’utilità pubblica della sua attività.

A questo punto viene spontaneo chiedersi con quanti altri operatori questa giunta Leghista stia facendo accordi senza che nessuno ne sappia nulla, alla faccia della pianificazione partecipata che chiediamo da anni.

Per questo abbiamo depositato due interpellanze: per capire esattamente in cosa consiste l’accordo firmato e per sapere se ci sono o si prevedono accordi con altri operatori, e in quali termini. Per questo abbiamo anche portato la vicenda dell’antenna del CEP in Prima commissione di controllo e garanzia.

Se questa amministrazione non vuole essere trasparente, noi invece lavoriamo perché i cittadini e le cittadine sappiano cosa succede, per aprire un dibattito necessario da anni.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

Condividi questo articolo

Lascia un commento