Appalto Avr: condizioni intollerabili di sfruttamento. Conti e Bottone chiariscano subito

La condotta di Avr nei confronti dei lavoratori in appalto non è più tollerabile e il Comune di Pisa e Pisamo devono urgentemente attivare tutte le iniziative opportune per la tutela dei lavoratori.

La situazione descritta da lavoratori e sindacati nel corso della audizione in seconda commissione di controllo e garanzia in merito all’appalto fatto da Pisamo ad Avr per le manutenzioni stradali e il verde ha nuovamente messo in evidenza condizioni di sfruttamento, di scarse tutele e di bassi salari. Da dicembre i lavoratori sono in stato di agitazione non garantendo straordinari e reperibilità, per vedersi riconosciuta l’applicazione del contratto che gli spetterebbe, ovvero quello degli edili, e non quello che gli viene invece applicato, cioè quello delle pulizie.

Si tratta di una questione economica importante, ma anche di tutele e diritti che spettano a questi lavoratori, tanto che ad esempio nell’appalto che Autostrade ha proprio con Avr viene applicato il contratto degli edili. Perchè Pisamo, al contrario di quanto fa correttamente da Autostrade, accetta un contratto non consono alle professionalità richieste?

Non solo, Avr ritarda ancora nei pagamenti del TFR e trattiene il quinto esponendo così i lavoratori incolpevolmente alle azioni di banche e finanziarie nei loro confronti.

A questo si aggiunge che Avr per “neutralizzare” la protesta dei lavoratori, che percepiscono dalla azienda 0,39 centesimi l’ora per la reperibilità h24, prima ha attivato la reperibilità dalla sede di Altopascio con lavoratori che, in vigenza del corretto contratto riscuotono 50 euro a chiamata (e non al mese), poi li ha sostituiti con 3 lavoratori a tempo determinato, con il contratto in scadenza e quindi più facilmente ricattabili, sottoponendoli a condizioni di lavoro inaccettabili. I sindacati hanno rilevato che il lavoro straordinario fatto da 12 persone ora viene così svolto da 3 persone che non hanno nemmeno le qualifiche adeguate, ad esempio per usare macchinari che invece adoperano, non hanno riposo giornaliero o settimanale, e che oltre le 40 ore ordinarie arrivano a farne anche altre 20 di straordinario, arrivando a lavorare fino a 19 giorni di fila senza pausa, con retribuzioni ancora più basse.

A fronte di questa condizione di supersfruttamento è inaccettabile il comportamento della Pisamo e del Comune che pur essendo pienamente a conoscenza di questa situazione sono compiacenti pur di vedere svolto il servizio a basso costo. Non è ammissibile che un ente pubblico consenta che dei lavoratori per un servizio così importante debbano subire questo trattamento.

Da sempre sosteniamo la necessità che i lavoratori di questo appalto vengono internalizzati, ma la giunta Conti non solo non procede in questa direzione ma consente ad Avr di comportarsi in questa maniera senza esercitare nessun controllo e nessuna verifica.

Per di più in questi mesi si è proceduto allo spacchettamento del global service per questi servizi in 5 microgare in cui la questione del costo della manodopera e quindi della applicazione del giusto contratto per questi lavoratori è completamente dimenticata, e per di più la stessa Avr è favorita ad aggiudicarsi alcune di queste gare, sulla cui legittimità da settimane abbiamo chiesto la verifica essendo state svolte con modalità cartacea e non telematica come previsto dal Codice degli Appalti.

Il sindaco Conti e il Presidente di Pisamo rispondano pubblicamente sulle condizioni di lavori dei tempi determinati utilizzati da Avr, e più in generale questi appalti dove diritti e salari dei lavoratori non sono in alcun modo tutelati.

Ciccio Auletta, Diritti in comune
Olivia Picchi, Partito Democratico
Gabriele Amore, Movimento 5 stelle

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