«Appartamenti anziché uffici»

TIRRENO PISA Pagina: V

«Appartamenti anziché uffici»

Caso ex Stallette: l’unione inquilini chiede una revisione del progetto

«Chiediamo che l’intero progetto di trasformazione delle ex Stallette venga rivisto e che il mezzo milione di euro previsto per finire i lavori venga uti lizzato per ricavare dagli immobili abitazioni, anziché uffici». A dirlo è Virgilio Barachini, presidente dell’Unione inquilini di Pisa. Il progetto di recupero delle ex Stallette (uno dei Piuss) continua a far discutere. Dopo che l’affidamento dei lavori all’impresa Rota è stato revocato da parte del Comune, il cantiere è fermo con due conseguenze. Da una parte, il ritardo nei lavori: se non dovesse essere rispettata la data di conclusione, andrebbero persi i finanziamenti europei. Secondo: la revisione del progetto comporta comunque un aumento dei costi per 490mila euro.
«La scelta di trasformare gli immobili delle ex Stallette, dal dopoguerra utilizzate come abitazioni con il tacito consenso delle amministrazioni comunali, in “incubatori d’impresa” – dice Barachini – è stata da subito decisamente criticata dall’Unione Inquilini come priva di concretezza, anche logistica, in quanto il progetto prevede la trasformazione d’immobili adibiti ad abitazioni, che si trovano adiacenti a 5 palazzi di alloggi popolari, in uffici per servizi produttivi o museali, separati dalla Cittadella Galileiana (ex vecchi Macelli) posta al di là delle mura medievali.
Per questo, prosegue, «nell’aprile 2010 fu fatto appello anche al governatore Rossi e al sindaco Filippeschi per modificare con finalità sociali il progetto, cioè per ricavarne alloggi popolari, dei quali già allora vi era urgente necessità. Necessità che in questi 4 anni è diventata un vero dramma abitativo per l’esistenza in città di centinaia di famiglie sfrattate per morosità incolpevole a causa della perdurante crisi economica del Paese».

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