«Aprite le strade bianche facciamo un tentativo»

TIRRENO PISA Pagina: VI

«Aprite le strade bianche facciamo un tentativo»

La richiesta lanciata dai balneari dopo le affermazioni del comandante dei vigili Ma l’Ente Parco di San Rossore la respinge: «II piano non consente quest’uso»

«L’apertura delle strade bianche sicuramente porterebbe beneficio alla viabilità in quei giorni in cui il traffico accerchia il litorale», afferma Enrico Fontani, responsabile del sindacato balneari di Confcommercio, il primo a proporre l’apertura delle strade bianche dopo che questa eventuale possibilità è stata ripresa da Massimo Bortoluzzi, comandandante della polizia municipale di Pisa, «nel rispetto dell’ambiente e con oculatezza».
«Penso che almeno si dovrebbe fare un esperimento» afferma Fontani che aggiunge: «Si dovrebbe provare almeno un fine settimana per verificare quanto questa via alternativa possa smaltire il traffico».
Questa proposta era, in passato, stata respinta dall’Ente Parco. Al direttore, Andrea Gennai, chiediamo se almeno in via sperimentale si possa fare un tentativo. «Non credo che ci sia necessita di un esperimento per immaginare quanto possa accadere – risponde il direttore Gennai -. Si alzerebbe una quantità di polvere spaventosa con effetti sull’ambiente circostante. E ci sarebbe anche un problema di sicurezza da prendere in considerazione. Proprio di recente abbiamo tagliato gli alberi lungo via Pisorno proprio per garantire la sicurezza agli automobilisti».
Se questa è la risposta “tecnica”, è poi giunta una nota “politica” dell’Ente Parco che chiude ogni porta a un eventuale utilizzo delle strade bianche, anche in via sperimentale. L’Ente Parco ricorda che «l’impossibilità di utilizzare indiscriminatamente le strade bianche per la viabilità del litorale discende direttamente dalle previsioni del Piano del Parco, lo strumento “principe” della pianificazione dell’area protetta e che definisce le strade bianche come “non utilizzabili a fini viabilistici e carrabili».
Considerato che la proposta chiedeva non un uso «indiscriminato», ma solo in determinati giorni dell’estate, l’Ente Parco spiega «che i Piani di gestione delle singole tenute non possono essere in contrasto con le disposizioni del Piano del Parco, e per tale ragione la variante al Piano di gestione della Tenute di Tombolo e Col[ano, recentemente entrata in vigore, non avrebbe mai potuto includere modifiche in tal senso». L’Ente Parco ricorda le risposte che ha dato per poteziare la viabilità esistente: l’ampliamento della Bigattiera, la realizzazione di tre parcheggi scambiatori, ognuno dei quali in prossimità di ogni centro abitato della costa e la previsione di una rete organica di mobilità ciclabile che, oltre a sfruttare le strade rurali presenti nel territorio di Tombolo, potrà contemplare l’utilizzo del tracciato del “tramenino» .
Infine, si ricorda «la proposta di utilizzare delle strade bianche per alleggerire la pressione veicolare non solo non è mai stata formalizzata in alcun modo, ma è stata addirittura accantonata nel 2014 da un chiaro orientamento del consiglio comunale, che chiedeva di pensare ad una viabilità alternativa e sostenibile».

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