IL TIRRENO PISA, pagina 11 (di Pietro Barghigiani)
incendiata in pieno giorno la sede dell’associazione di riferimento della sinistra antagonista. Sabato una manifestazione
Lo hanno incendiato in pieno giorno dopo aver forzato una delle porte d’ingresso e aver sistemato l’innesco sotto al bancone del bar. Le fiamme divampate poco dopo le 13 da uno scatolone pieno di bicchieri di carta hanno incenerito gli interni del centro sociale Nerwroz di via Garibaldi, uno dei punti di riferimento della sinistra antagonista. Nel pomeriggio c’è stata un’assemblea (presenti i candidati a sindaco Francesco Auletta e Salvatore Montano) che ha bollato come fascista e mafioso l’atto al quale gli attivisti risponderanno con una mobilitazione di piazza in programma sabato.
L’incendio. Il rogo doloso ha provocato danni per decine di migliaia di euro alla struttura, di proprietà del Comune, che da 14 anni ospitale voci del dissenso e dà spazio alle istanze di studenti, precari e famiglie alle prese con il problema della casa. Stando a quanto ricostruito dal collettivo che gestisce il centro con i carabinieri, gli attentatori sarebbero passati dal retro dell’area che dà su campi incolti. Il cavetto del piccolo cancello è stato forzato. La sede ha due porte. Quella di sinistra è stata scardinata. All’interno i piromani si sono diretti verso la stanza del bar. La cassa, vuota, è finita in un ambiente vicino. All’altezza del bancone hanno appiccato le fiamme a un sacco della spazzatura appoggiandolo a uncartone pieno di bicchieri di carta. Due mozziconi di sigaretta e un accendino sono stati rinvenuti dai vigili del fuoco durante il sopralluogo seguito allo spegnimento del rogo. Le lingue di fuoco hanno annerito anche le altre due stanze attigue alla saletta del bar. Alcuni passanti hanno dato l’allarme verso le 13,30.
«Intimidazioni». Carla, del collettivo Newroz, stimai danni in decine di migliaia di euro. «Sono danni ingenti – spiega -. Chi ha compiuto questo atto va contro le nostre lotte per l’università e a sostegno di chi combatte per non venire sfrattato. E un’intimidazione». Le voci dell’assemblea – tra le quali quella di Martino, lo studente ferito durante la contestazione lunedì al Sant’Anna contro l’allora ministro dell’Università, Francesco Profumo – sono state univoche sulla necessità di reagire uniti contro un episodio che merita una risposta pubblica.
Il precedente. La sera del 24 ottobre 2008 il centro Newroz fu oggetto di un attacco ancora più grave. Una bomba carta venne lanciata contro la sede che in quel momento ospitava alcuni giovani. Un attentato di matrice fascista poi rivendicato da frange dell’estremismo nero. Ieri il centro sociale è tornato di nuovo nel mirino. Di chi e perché stanno cercando di capirlo i carabinieri della Compagnia.