Auletta: «Come Galilei siamo una rivoluzione. E pensiamo ai cittadini»

venerdì
4 maggio 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
7

HA SCELTO piazza dei Miracoli la coalizione di sinistra «Diritti in comune» (Una città in Comune, Prc e Possibile), che sostiene la candidatura a sindaco di Ciccio Auletta, per lanciare il suo Manifesto programmatico. E non è un luogo casuale perché, scrive la formazione politica in una nota, è proprio lì che «quasi 400 anni fa Galileo dà inizio alla sua “eresia” che smuoverà la Terra e rivoluzionerà il mondo conosciuto, qualcosa si muove». «Rappresentiamo – spiega Auletta – una piccola rivoluzione copernicana: spostiamo il centro dell’universo cittadino dagli interessi dei pochi, che ha caratterizzato l’agire delle ultime amministrazioni, ai diritti, alla qualità della vita e al benessere di tutta la cittadinanza».

«E PER FARLO – aggiunge – abbiamo pensato di recuperare un pezzo della storia della città: un giovane precario della nostra Università. Razionale e sognatore insieme, tanto da essere ostracizzato dagli accademici locali e non solo, convenzionali e immutabili come le loro stelle fisse. Il “nostro” Galileo, realizzato da Massimo Pasca, artista salentino che ha soggiornato a lungo a Pisa, guarda alla città». Sarà questo giovane precario il simbolo della campagna elettorale condotta da sinistra perché, sottolinea Auletta, «non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere e che non siano disposti a farsi ingannare: guardare laicamente recuperando l’universalismo per cui i singoli o il particolare si realizzino solo in rapporto con la collettività». «Fortunata la terra – conclude Auletta – che non ha bisogno di eroi, sono le parole che uno dei più grandi drammaturghi del Novecento fa dire proprio a Galileo. E così questa città, ancora una volta, di “eroi”, di uomini forti che promettono un futuristico sviluppo e che lasciano in eredità invece investimenti fallimentari, scempi ambientali, macerie, non ha davvero bisogno. Ciò che occorre a Pisa è un’amministrazione trasparente, partecipata e condivisa con la cittadinanza, che non svenda la città, la cultura e il territorio, che tratti i potenti alla pari di tutte e tutti i cittadini, che esiga i crediti mai riscossi da chi in città ha solo speculato per risistemare le scuole, le strade, le case popolari, il verde e il territorio».

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