Aumentano le imposte: nessuna progressività e giustizia fiscale nella manovra della destra. Per noi prioritario tassare le grandi ricchezze e proprietà

Connessa al bilancio preventivo 2024, la manovra fiscale della Giunta Conti si compone di una serie di aumenti dell’imposta di soggiorno, dell’Irpef e del canone patrimoniale, motivati dalla destra con la crescita dell’inflazione.

È inaccettabile la mancanza assoluta di qualsiasi progressività di questa manovra. Ancora una volta la leva fiscale non è usata come fattore redistributivo, colpendo le grandi ricchezze, ma si procede nella direzione opposta. Si aumentano le imposte perché cresce l’inflazione accrescendo così la pressione fiscale sui redditi più bassi senza migliorare i servizi né ridurre i canoni a tutti quei lavoratori e lavoratrici il cui potere d’acquisto è sempre più eroso, ai precari e alle precarie, a tutte e tutti coloro che perdono il lavoro.

Si procede in maniera lineare senza chiedere, nei fatti, un euro in più a chi ha grandi stipendi, a chi si è avvantaggiato nella crisi economica e sociale determinata dalla crisi: dalla grande distribuzione alla banche. Le tariffe dell’IMU restano invariate senza che si tenti di incidere sul fenomeno delle migliaia di alloggi lasciati volutamente sfitti per drogare il mercato.

Riguardo alla imposta di soggiorno, la maggioranza nel mese di ottobre ha bocciato il nostro atto che ne prevedeva una rimodulazione progressiva con l’aumento fino al massimo di 5 euro consentito dalla legge per le strutture di maggior pregio e costo. Adesso, invece,prevede un aumento indistinto per tutte le categorie con la differenza di appena un euro tra l’imposta per i campeggi, 2 euro, e quella per gli hotel a 5 stelle, appena 3 euro. Senza nessuna forma di progressività, si penalizza il turismo a basso reddito favorendo l’utenza che frequenta gli alberghi a 4 e 5 stelle col risultato di perdere risorse per le casse comunali.

In continuità con il lavoro portato avanti in questi 10 anni, presenteremo in occasione della discussione del bilancio una serie di provvedimenti per rendere la fiscalità locale più equa e più vicina ai cittadini e alle cittadine come prevede l’articolo 53 della nostra Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.

La strategia che proponiamo si muove lungo cinque linee principali: 1) redistribuire le risorse partendo dalle rendite immobiliari; 2) utilizzare il patrimonio sottoutilizzato pubblico e privato come volano di un’economia locale che offra beni e servizi soprattutto alle cittadine e cittadini più in difficoltà; 3) riformulare in senso progressivo ed equo tutte le imposte locali – come addizionale IRPEF, Imu-Tari, imposta di soggiorno; 4) dotare la macchina comunale di strumenti adeguati per la lotta alla evasione ed elusione fiscale; 5) lavorare alla costruzione di un nuovo rapporto con il cittadino-contribuente mediante la semplificazione degli adempimenti, una regolamentazione chiara e sintetica, il potenziamento degli strumenti di dialogo con i cittadini, e una maggiore trasparenza nell’uso delle risorse.

In particolare proporremo:

-l’introduzione di una tassa di scopo sui grandissimi proprietari (e/o sulle proprietà di determinate categorie di soggetti, es. istituti finanziari) che finanzi l’edilizia sociale, il recupero del patrimonio pubblico sottoutilizzato, l’economia sociale.

-puntuali modifiche al regolamento e alle aliquote IMU per premiare l’economia sociale e locale, l’occupazione, la cultura e l’inclusione sociale attraverso varie forme di agevolazione fiscale, aumentando invece l’imposizione su banche e grande distribuzione.

-un piano triennale per la lotta all’evasione e all’elusione fiscale attraverso un pacchetto di iniziative che rendano più facili i controlli da parte della SEPI incrociando le banche dati (Big Data per la giustizia fiscale).

-la modifica dell’imposta di soggiorno con aumento progressivo in proporzione al costo di pernottamento e/o alla classificazione della struttura, in modo da aumentare le entrate finalizzandole all’incremento dei servizi ai turisti e alla cittadinanza.

-di stabilire un limite di tempo entro il quale i proprietari degli immobili dichiarati inagibili e/o inabitabili, che godono, in base al DL 201/2011, della detrazione del 50% dell’IMU, dovranno ripristinarne l’abitabilità.

Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

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