Avanza il centrodestra a «trazione» Lega

domenica
17 giugno 2018
Testata:
TOSCANA OGGI
Pagina:
3

Il minitest elettorale del 10 giugno conferma la crescita del partito di Matteo Salvini. Ancora da assegnare 6 sindaci

I 1 centrodestra avanza ed è competitivo in tutti e tre i capoluoghi al voto, il Partito democratico rischia grosso specialmente a Siena, mentre il Movimento 5 Stelle subisce una pesante battuta d’arresto rispetto ai piani di avanzata in Toscana. Il primo turno delle elezioni comunali – in Toscana si votava in 20 Comuni, di cui 6 sopra i 15 mila abitanti – restituisce una fotografia ben precisa e che potrebbe diventare ancor più incontrovertibile fra due domeniche, il 24 giugno. L’affluenza è stata del 59,5%, in linea con le precedenti amministrative.

Nei centri più grandi il Pd, nonostante le divisioni a sinistra, «resiste» ma è costretto a ballottaggi dall’esito molto incerto.

Male i Cinque stelle, i cui voti però potrebbero essere decisivi il 24 giugno

Il centrodestra trainato della Lega (ma con Forza Italia ai minimi storici) è diventato competitivo nei capoluoghi finora considerati offlimits: a Massa Francesco Persiani col 28,18% se la vedrà al secondo turno con il sindaco uscente del Pd, Alessandro Volpi che porta in dote poco meno del 34%. Delusione in casa 5 Stelle, dove Luana Mencarelli si ferma al 15,05%, ben al di sotto delle performance delle Politiche del 4 marzo e delle aspettative nutrite dal Movimento a livello regionale. A Pisa, invece, il centrodestra con Michele Conti con il 33,36% parte in vantaggio per il ballottaggio rispetto al 32,25% del dem, Andrea Serfogli che è anche assessore uscente al Bilancio della giunta Filippeschi. Ma è a Siena dove il Pd registra la maggiore fragilità. Tecnicamente Bruno Valentini, anch’egli sindaco in carica, arriva primo col 27,40% e dovrà sfidare Luigi De Mossi sostenuto da Forza Italia, Lega, Fdi che parte dal 24,23%, ma la frammentazione del mondo progressista è significativa. In mancanza di una lista Cinquestelle a fare da arbitri della contesa potrebbero essere Pierluigi Piccini, ex sindaco Ds della città, che raccoglie oltre 5 mila voti e il 21,27% dei suffragi e Massimo Sportelli, che con le sue civiche ha ottenuto quasi il 16%.

A Campi Bisenzio, solido insediamento della sinistra toscana, il sindaco uscente Pd Emiliano Fossi ottiene il 42,15% e può rivendicare un vantaggio ragguardevole rispetto alla moderata Maria Serena Quercioli che nel primo turno racimola il 28,78%, ma dovrà vedersela con gli scontenti. Anche in questo caso, assenti i Cinquestelle, è un ex sindaco di tradizione diessina a potersi mettere di traverso: Adriano Chini col 23,15% totalizzato con due liste civiche e l’apporto di Sinistra italiana. Ma esiste un potere di interdizione non indifferente anche nelle mani di Potere al popolo!, che con Lorenzo Ballerini porta a casa il 5,89%, un dato decisamente sopra la media nazionale sia delle elezioni comunali che delle Politiche del 4 marzo.

Nella lucchesia, a Pietrasanta il 24 giugno se la vedranno Alberto Giovannetti col 39,81%, trainato dalla lista civica del senatore di Forza Italia ed ex sindaco Massimo Mallegni (15,54%) ed Ettore Neri col 33,71% appoggiato dal Pd. Un ritorno significativo, poi, è quello di Oreste Giurlani a Pescia, costretto a dimettersi da sindaco dopo un’inchiesta della magistratura, che agguanta al primo turno il 3 8,86% dei voti, raccolti solo con delle liste civiche e malgrado il mancato appoggio del suo partito di provenienza, il Partito democratico. Il 24 giugno verrà sfidato per la poltrona di primo cittadino da Francesco Conforti del centrodestra, che riparte dal 22,59% dei voti.

A livello di liste il confronto con le elezioni generali del 4 marzo non è perfettamente sovrapponibile anche per la presenza massiccia di formazioni civiche. Tuttavia, nei capoluoghi il Pd oscilla fra il 16% di Massa e circa il 24% di Pisa. Mentre, nel centrodestra la Lega consolida la propria egemonia nella coalizione con un picco senza precedenti a Pisa, dove diventa prima lista col 24,78%. A farne le spese è soprattutto Forza Italia che a Pisa sprofonda al 3,59% e a Siena al 3,35%.

NEI 14 COMUNI AL DI SO1TO DEI 15 MILA ABITANTI IL PIÙ VOTATO È SANDRO CERRI A MONTECATINI VAL DI CECINA

Erano 14 i Comuni al di sotto dei 15 mila abitanti in cui si è votato domenica. All’appello manca il nuovo Comune di Laterina Pergine Valdarno, le cui prime elezioni sono state rinviate per la morte di un candidato. Già eletti, quindi, 14 sindaci, senza eccessive sorprese. Partiamo dal centro più piccolo, Capraia, dove Maria Ida Bessi di «Insieme per Capraia» ha battuto nettamente (71,8%) Arturo Vasuino. A Impruneta si conferma sindaco Alessio Calamandrei del Pd (46,77%), con la lista «Impruneta Comune aperto» nata dall’alleanza con un pezzo di sinistra. Lontani Alessandro Giovannini («Cittadini per Impruneta», 15,36%) e Matteo Zoppini del centrodestra (14,9%). Altra conferma a Marradi, con il sindaco uscente di centrosinistra, Tommaso Triberti all’86,87%, contro Raffaella Ridolfi.. A Poggio a Caiano il nuovo sindaco è Francesco Puggelli del Pd (59,26%), vicesindaco nell’ultima legislatura, che ha sconfitto Diletta Bresci del centrodestra (40,73%).

In provincia di Arezzo due Comuni passano dal centrosinistra al centrodestra: a Capolona Mario Francesconi («Futuro per Capolona», 60,07%), ha battuto il sindaco uscente Alberto Ciolfi. A Caprese Michelangelo Claudio Baroni (57,20%) ha sconfitto Fabio Santioni di «Rinnovamento per Caprese» (42,79%). In provincia di Grosseto si votava in quattro Comuni. A Gavorrano il sindaco è Andrea Biondi («Gavorrano progressista», 38,47%), che ha battuto il candidato del centrodestra Gaetano Di Curzio (26,84%), Patrizia Scapin («Movimento Gavorrano Bene Comune», 18,59%), Elisabetta lacomelli (9,35%) e Daniel Pertusati (6,72%). A Magliano in Toscana si confrontavano due ex-sindaci. Ha prevalso il candidato del centrodestra Diego Cinelli (58,37%) su Giancarlo Tei (41,62%). A Semproniano è sindaco Luciano Petrucci («Semproniano Bene Comune», 53,6%), battendo Alfonso Cavezzini («Uniti per Semproniano», 46,39%). A Monte Argentario il sindaco è Franco Borghini («Proposta Comune»,
46,65%) che ha battuto l’ex vicesindaco Priscilla Schiano («Forzargentario», 41,49%) e Luigi Scotto (11,85%).

A Montecatini Val di Cecina autentico plebiscito (88,53%) per l’uscente Sandro Cerri (centrosinistra) al suo terzo mandato. Marco Costanzi (centrodestra) si è fermato ad un modesto 11,46%. Ilaria Parrella in Nuti («Santa Maria a Monte viva», 56,36%) si conferma sindaco di Santa Maria a Monte, staccando nettamente Sergio Coppola («Santa Maria a Monte di tutti», 14,99%), Gianpaolo Dini (Lega Toscana Salvini, 14,47%), Alberto Fausto Vanni (4,95%) ed Eros Cavallini (2,36%).

A Ponte Buggianese il sindaco è Nicola Tesi (49,32%) che ha sconfitto Maria Giulia Romani (34,2%) e Riccardo Buonamici del centrodestra (16,6%).

A Rio, nuovo Comune nato da accorpamenti, il primo sindaco è Marco Corsini, con «Impegno Prioritario» (41,8%): ha battuto Umberto Canovaro («Terra Nostra», 35,58%) e Marcello Barghini («Vivi Rio» 22,6%).

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