«Bella ciao» cantata in classe: è bufera «Un inno fazioso da vietare a scuola»

domenica
29 aprile 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
13

Ziello (Lega) boccia la «lezione di storia» dei partigiani dell’Anpi

«OH PARTIGIANO, portami via! Oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao. Oh partigiano, portami via, che mi sento di morir». C’è chi si mette la mano sul cuore e chi arrossisce per gli occhi lucidi. Così l’Anpi racconta la Liberazione nelle scuole di Cascina. Nella stessa Cascina dove il giorno prima hanno sfilato i nazisti in una rievocazione storica che ha lasciato l’amaro in bocca a tanti, spaccando l’opinione pubblica e il mondo politico. E mentre la polemica impazza, l’Associazione nazionale dei partigiani d’Italia promuove nelle classi un progetto mirato a raccontare la «vera storia perché è giusto fare cultura tra le nuove generazioni, imparando dagli errori». L’obiettivo del progetto – inserito nel Piano dell’offerta formativa dell’istituto comprensivo – è «promuovere la memoria». Anche attraverso i canti della Resistenza.

I RAGAZZI della media Pascoli li hanno studiati a menadito per prepararsi all’evento di venerdì, cantandoli in omaggio ai partigiani proprio mentre la Colonna della libertà stava entrando su corso Matteotti coi blindati per «cacciare» i tedeschi in grande spolvero con la croce uncinata sull’elmetto. Il loro coro è stato un regalo ai liberatori: a quelli incontrati sui libri e, soprattutto, a quello conosciuto attraverso la testimonianza commossa di Viola Puccini, nipote del combattente Lando Neri. «Abbiamo vissuto un momento di grande emozione, è bello sentire che gli studenti conoscono quelle strofe cariche di significato – commenta il presidente dell’Anpi di Cascina, Franco Tagliaboschi -. I giovani devono sapere cosa è successo nel loro Paese, devono avere una visione completa sulla guerra». Missione compiuta anche alla elementare «Galilei» e all’istituto Pesenti che ieri ha ospitato «un incontro sui valori dell’antifascismo», spiegano gli insegnanti. Una lezione di storia che si è conclusa sulle note di «Oh bella ciao» grazie al Controcanto pisano, invitato per l’occasione dall’Anpi.

NETTA la bocciatura dell’amministrazione locale leghista. «Non possiamo far entrare nelle scuole chi si maschera da anti-fascista per fare indottrinamento politico – tuona il neo deputato Edoardo Ziello -. L’Anpi non è un’associazione imparziale e “Oh bella ciao” è un inno fazioso. Farlo cantare ai ragazzi significa giocare sulla loro buona fede per rispondere alla manifestazione del Comune (la parata di venerdì scorso, ndr), compiendo un atto paragonabile alla promozione del gender. Sembra di intravedere la volontà di inculcare ideologie che forse sono vicine alla sensibilità di certi presidi. Purtroppo gli istituti scelgono in autonomia le iniziative da inserire nell’offerta formativa, fosse per noi… gli estremismi devono stare fuori dalle classi. La memoria va coltivata attraverso manifestazioni neutrali, come la nostra del 27 aprile, e atteggiamenti imparziali facendo parlare cioè studiosi, tecnici super partes».

Elisa Capobianco

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